Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 4 settembre, 2019 15:40 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Secondo in conferenza: “Orgoglioso dei nostri giovani”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MASSIMO SECONDO / VERCELLI – Concluso il calciomercato, il Presidente Massimo Secondo ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa Pro Vercelli: ecco le sue dichiarazioni.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MASSIMO SECONDO
Buongiorno a tutti. Avevo preannunciato questa conferenza alla conclusione del mercato, per ricordare e spiegare i contenuti. Abbiamo dovuto ridimensionare il budget, questa è la situazione. Ci siamo messi in linea con quelle che sono le ambizioni e lo spirito della Lega Pro: giovani e provenienti dal settore giovanile. Per questo ci sono contributi importanti per l’impiego dei giovani, che aumentano per la provenienza dal proprio settore giovanile. Intanto è doveroso un ringraziamento a chi è andato via e ha dato tanto per questa società e per questa maglia. Sono partiti in tanti e vorrei ringraziarli uno ad uno: ma mi limito a capitan Carlo Mammarella. Auguriamo il meglio a tutti, sperando possano vincere altri campionati. Stesso discorso per alcuni che sono rimasti: Grossi e Schiavon ci hanno dato una mano, rimanendo con noi adeguando l’ingaggio ai nuovi parametri, non è una cosa comune. Stesso discorso per Simone Rosso, un ragazzo serio e per bene. Poi c’è l’eccezione Comi che conoscete tutti: ha rifiutato circa dieci squadre, tra cui la più clamorosa il Palermo; giocano in Serie D, ma davanti a 20000 persone. Dal mio punto di vista il massimo per un calciatore, ma non siamo riusciti a chiudere. Comi guadagna il doppio del tetto massimo prefissato. Fino ad ora è stato ai margini del progetto tecnico. Il suo atteggiamento non ci è piaciuto, ma ora fino alla fine del suo contratto la vicenda è chiusa; è con noi ed è una risorsa dell’allenatore. Il loro rapporto vero è iniziato dopo la chiusura del mercato, mi auguro che possa lavorare nel migliore dei modi. Comi, se sta bene fisicamente – a Vercelli ha sempre avuto problemi che al nostro staff a volte non sono stati chiari -, in Serie C è un calciatore importante e può fare la differenza. Serve lavorare bene in settimana e comportarsi da professionista. Questa è l’unica operazione in uscita che non siamo riusciti a chiudere, pur trovando vari accordi con diverse società. Un’altra cosa che vorrei sottolineare è che nella rosa di oggi, composta da tanti giovani come Carosso . pronti a giocare anche se giovanissimi -, abbiamo 15 ragazzi provenienti dal settore giovanile. Con l’esclusione di Raffaele Russo, tutti i giocatori in rosa sono di proprietà: una rarità in Serie C e questo è un merito di chi per anni ha lavorato nel settore giovanile e agli staff dell’anno scorso e di quest’anno. Di questi 15 giocatori ne abbiamo tre sfortunatissimi: De Marino, che si è rotto nuovamente il crociato, Sangiorgi e Iezzi. Sono tre ottimi giocatori, che l’anno scorso hanno giocato molto: è un peccato. Grandissima soddisfazione per questi ragazzi, è un orgoglio per tutta la società. Credo che il nostro sia un modello da seguire, lanciando giovani e rendendo sostenibile economicamente la società. Quest’anno i contributi legati al minutaggio prevedono almeno tre giovani in campo ogni partita. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, riducendo i costi e costruendo una squadra adeguata per i nostri obiettivi. Abbiamo quattro giocatori vercellesi, Franchino, Graziano, Mal e Romairone: abbiamo fatto un misto, tra chilometri zero e sudamericani come Azzi, Volpe e Varas. Tornando a Comi, confermo che sta nascendo e si sta saldando un gruppo straordinario di bravi ragazzi: un filo rosso da quando sono alla Pro Vercelli, anche grazie al lavoro del Direttore Sportivo che è molto attento all’aspetto umano. Gilardino sarà capace di inserire nel gruppo in maniera positiva anche Comi, ma sarà fondamentale la sua collaborazione. Sono sicuro che Gilardino e i compagni lo accoglieranno nel migliore dei modi, ora aspetto la disponibilità di Gianmario Comi. Gli altri sono venuti tutti incontro alle esigenze della società, lui per ora no: ha rifiutato tante società, vicine e lontane. La scelta è legittima, ma non mi mette di buon umore. Per me la vicenda è finita qua, non dobbiamo andare a mangiare la piazza insieme alla sera. Ci siamo parlati, lui voleva tutelare i suoi interessi professionali. Già l’anno scorso i rapporti con Grieco non sono stati idilliaci come sapete, ricorderete tutti lo sfogo del mister. Grieco è una persona che stimo calcisticamente e umanamente, ma le nostre strade si sono separate per motivi professionali; la stima, però, è invariata. Se Comi rientra nel gruppo, sta bene e gioca tutte le partite segnando 20 gol sarei felicissimo, è ovvio. A Vercelli, fino adesso, Comi ha fatto un campionato e mezzo con Longo e Grieco: 37 presenze complessive, di cui 12 da titolare e appena 8 gol. Non mi sembrano numeri eccezionali e la colpa non è certo degli allenatori, che sono tra i migliori visti. Con Longo aveva compagni di un certo livello, che ora giocano stabilmente in Serie A: Bani, Ghiglione, Luperto, Provedel, Sprocati. Da adesso non parlo più di Gianmario Comi, a mercato chiuso la vicenda è dell’allenatore. Gilardino non ha pregiudizi: è stato un attaccante straordinario, niente di meglio per recuperare un attaccante come Comi. Mi aspetto che ci faccia vedere in campo, e non a parole, le sue qualità. Bisogna stare bene e allenarsi bene, per convincere l’allenatore a farlo scendere in campo; dipende da lui, aspettiamo le risposte dal campo. Tedone è un ragazzo che abbiamo preso e rimane nostro, ma dopo due mesi di preparazione abbiamo capito che avrebbe avuto poche occasioni di mettersi in mostra e allora abbiamo deciso di cederlo in prestito alla Fermana per fare esperienza: è molto giovane ed è di proprietà, abbiamo fatto questa valutazione. La scelta di mandare a giocare Quagliata lo scorso anno ha pagato, penso si stia vedendo già da queste prime gare. Per quanto riguarda la cessione della società, direi di non seguire quello che esce sui social: spesso è spazzatura. Parlo di questi aspetti quando non si gioca, ma la mia scelta è nota. Quando ci sarà qualcosa di serio, ve lo comunicherò. Ad oggi non c’è niente di serio. Prendere una squadra di professionisti è sempre più complicato ed è difficile che la prenda quello del bar all’angolo, con tutto il rispetto. Per giocare il campionato ci vogliono due fideiussioni per un totale di 550000 euro. Per incominciare a parlare, ci vogliono queste cifre: non mi permetto di dare consigli, ma non ascoltate quello che si dice sui social. Io sono e sarò sempre innamorato della Pro Vercelli: questa squadra mi dà molto entusiasmo, per le ragioni che ho spiegato prima. Giocare con quindici ragazzi del settore giovanile, di proprietà, è una cosa bellissima: se me lo avessero detto qualche anno fa non ci avrei creduto. Stiamo raccogliendo i frutti di anni di lavoro.
