Pro Vercelli, Masi ricorda la sfida di Taranto: “Un’emozione incredibile”
PRO VERCELLI BEST MOMENTS TARANTO / VERCELLI – Nella giornata di ieri la Pro Vercelli ha lanciato sulle proprie pagine ufficiali la campagna social #ProVercelliBestMoments: una bella iniziativa per far rivivere a tutti i tifosi – tra foto, video e dichiarazioni dei protagonisti – le più belle imprese delle “Bianche Casacche” negli ultimi anni. Prima partita, la storica semifinale di ritorno Taranto-Pro Vercelli, conclusasi 0-0, che ha certificato la qualificazione alla finale playoff contro il Carpi. Ecco, dunque, le parole di Alberto Masi, attuale difensore della Pro Vercelli, che già nel 2012 era un punto di forza della formazione di Mister Maurizio Braghin.
TARANTO-PRO VERCELLI 0-0, IL RICORDO DI ALBERTO MASI
Alberto, la sfida di Taranto è sicuramente tra le più significative di tutta la stagione: una grandissima prestazione di un gruppo unito e compatto. Quanta consapevolezza e sicurezza nei vostri mezzi vi ha dato quella partita nel prosieguo dei playoff? Siamo entrati allo stadio alle 13:30 ed era già gremito in ogni ordine di posto. Per il Taranto era la partita della vita, in caso di mancato passaggio del turno avrebbero avuto difficoltà ad iscriversi – come poi accaduto – alla stagione successiva. Un ambiente caldissimo, dunque. Mister Braghin ci disse di tenere botta nella prima parte di gara, poi, se la partita non si fosse sbloccata, sarebbe potuta svoltare a nostro favore perché il pubblico avrebbe cominciato a rumoreggiare e a mettere ulteriore pressione sulla squadra di casa. E così è stato.
Ci racconti qualche aneddoto della preparazione alla partita? E anche sul viaggio di ritorno? Ripensando a quei giorni, la settimana di preparazione alla gara è stata molto strana: ad un certo punto della stagione si era creata una determinata alchimia nel gruppo, eravamo molto uniti e sapevamo di poter raggiungere traguardi importanti: anche perché la Società e la piazza non ci chiedevano la promozione, quindi potevamo giocare con la mente libera e goderci il momento. Ricordo che in quella settimana la squadra stava registrando, in sala registrazioni, un CD con canzoni dedicate ad ognuno di noi. Anche prima della partenza per l’aeroporto, intorno alle 14:00, il clima era molto disteso: eravamo andati a pranzo tutti insieme, si cantava e si scherzava anche se eravamo alla vigilia di una partita fondamentale. Ripensando al ritorno in aereo mi vengono ancora i brividi, perché all’aeroporto c’erano alcuni dei nostri tifosi ad aspettarci: una scena inusuale per una piccola piazza come quella di Vercelli, è stata un’emozione incredibile.
