News Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)


Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 4 dicembre, 2020 15:12 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Modesto in conferenza: “Attenzione al Livorno”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MODESTO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, mister Francesco Modesto è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro il Livorno.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER MODESTO ALLA VIGILIA DEL LIVORNO

Mister, come ha ritrovato la squadra alla ripresa allenamenti e come stanno Emmanuello e Zerbin? Li ho trovati bene, perché i ragazzi sono consapevoli di aver fatto una buona prestazione. Peccato per come è andata a finire con l’Alessandria: siamo partiti un po’ in salita per l’infortunio alla costola di Zerbin nel riscaldamento; ma chi ha preso il suo posto ha dato il suo contributo. Zerbin, a oggi, non sta ancora bene, ha ancora dolore ma sta migliorando. Emmanuello, invece, sta meglio da due giorni: aveva preso troppo freddo e questo gli causava problemi respiratori.

Il Livorno è turbato da notizie non che non c’entrano con il campo, ma domani saranno qui per giocarsi la partita: che squadra si aspetta di fronte? Il Livorno è una squadra, con tutti i problemi che stanno avendo, sul pezzo, perché l’allenatore è bravo. Lo spirito di ogni atleta è importante, hanno valori e sanno giocare a calcio. Secondo me, se non avessero problemi societari, avrebbero potuto fare grandissime cose e puntare in alto. Hanno giocatori di categoria superiore e un allenatore molto preparato, per noi affrontarli non sarà semplice. Dovremo essere bravi e attenti in varie situazioni, perché sono imprevedibili, hanno giocate tra le linee e sanno andare in profondità. Giocano bene da dietro e vogliono fare gioco, dobbiamo essere bravi.

Nielsen come sta? Ci sono altri problemi? Nielsen ha la frattura al mignolo, dobbiamo aspettare che si calcifichi. Siamo stati sfortunati, dopo Auriletto anche Nielsen ha avuto un problema al mignolo del piede. A oggi è fuori, vediamo quando potrà riprendere ad allenarsi con la squadra.

La sconfitta di Alessandria come è stata assorbita dai ragazzi? Per come è andata la partita, è normale essere dispiaciuti. La partita l’abbiamo fatta bene, abbiamo perso sugli episodi. Abbiamo creato, anche quando siamo andati sotto di due reti. Con maggior cattiveria in area di rigore, avremmo anche potuto portare a casa il pareggio. Peccato, nel calcio gli episodi fanno la differenza: dobbiamo essere bravi a portarceli dalla nostra parte.

Sei partite in diciotto giorni hanno tolto qualcosa in termini di lucidità? Ci può stare, a volte fai le giocate con meno lucidità e ti fai prendere dagli eventi. Però non ho visto la squadra stanca, forse solo un po’ psicologicamente. Loro hanno creato un ambiente un pochino aggressivo, ma ce la siamo cavata bene perché abbiamo giocato. La testa fa sempre la differenza, dobbiamo crescere sotto l’aspetto mentale ed essere una squadra sbarazzina. Dobbiamo andare in campo consapevoli di quale tipo di partita andiamo a giocare. Quando sbagli il rigore, dopo aver forzato di continuo, psicologicamente un pochino la paghi e abbiamo subito preso il gol di Arrighini, che attacca sempre la profondità. I ragazzi hanno comunque avuto una reazione importante, hanno continuato a creare e abbiamo trovato il gol. Dobbiamo continuare così.

Manca qualcosa a centrocampo per il tuo gioco? No, io ho sempre parlato di caratteristiche dei miei giocatori. Graziano ed Erradi hanno caratteristiche simili, anche se Erradi ha più forza e gamba. Graziano è uno che sulle seconde palle e sui calci piazzati è molto bravo. Non vedo tutta questa differenza se giocano loro o se giocano altri. Poi certo, preferisco avere uno che ha visione di gioco e un incontrista. Però, anche ad Alessandria, abbiamo fatto gioco: anche se vedono le giocate in maniera diversa da Emmanuello. Stesso discorso vale per gli attaccanti: se gioca Padovan facciamo un tipo di gioco, se gioca Comi un altro. Graziano ha sempre giocato, è di Vercelli e tiene alla Pro Vercelli: dà tutto per questa squadra. Erradi è un 2001, sta crescendo e può ancora migliorare: non ha giocato le ultime due partite solo per l’assenza di Nielsen, ma perché meritava di scendere in campo.

Il derby non è stata una bellissima partita. Si, ma dipende anche dagli avversari come si contrappongono, se vinci i duelli e che tipo di gara volevi fare. Qualche bella azione l’abbiamo costruita, giocando dal basso. Probabilmente siamo abituati male. Nel calcio bisogna saper vincere anche le partite sporche, e ad ora ne abbiamo vinte. La Pro Vercelli ha un gioco fluido, ma poi bisogna giocare le partite e vedere gli avversari.

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