Editoriale (Foto Ivan Benedetto)


(Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 15 maggio, 2015 19:45 | by Enrico Demaria

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Polvere di… Calcio – La rubrica di Enrico Demaria

POLVERE DI CALCIO ENRICO DEMARIA PRO VERCELLI BOLOGNA / VERCELLI – Sabato al Piola va in scena l’ennesima riproposizione sportiva dell’annoso tema: Davide contro Golia. Il Golia rossoblù, per capirci, il Bologna, sabato scorso ha tenuto in panchina gente del calibro di Matuzalem, Morleo, Acquafresca, Cacia e Troianiello, che sarebbero titolari fissi in qualunque altra squadra di serie B. Il neo allenatore Delio Rossi (ripetiamo: Delio Rossi) può contare, oltre a quelli citati, su altri giocatori come Ceccarelli, Krsticic, Improta, il capocannoniere della serie B nello scorso campionato Matteo Mancosu. Costruito per andare direttamente in A, e aggiustato in corsa per recuperare l’obiettivo che gli stava sfuggendo, il Bologna è terzo in classifica appaiato al Vicenza, guarda il Frosinone che sta scappando sul secondo treno diretto verso la serie A, ma deve assolutamente fare risultato a Vercelli per tentare di sorpassare il Vicenza in prospettiva playoff e per mantenere a distanza di sicurezza lo Spezia.

Dal canto suo, allo strapotere (sulla carta) degli emiliani, la Pro non può opporre i suoi due giocatori determinanti, Marchi e Ronaldo, e dovrà fare a meno anche di Scavone, match winner sabato scorso a Terni. Il colpo grosso di Terni, costruito con uno spirito di corpo eccezionale (che ha digerito il nuovo infortunio di Ronaldo e quello pure preoccupante di Scavone) e con un grande Russo, ha ridato fiato alle speranze della squadra di scantonare le forche caudine dei playout. Sulla carta, per la salvezza potrebbe bastare anche un punto, fidando nelle disgrazie altrui: soprattutto dell’Entella, in casa con il Latina, ma anche di Modena e Ternana attese ad uno scontro-salvezza al calor bianco.

Per affrontare i marziani di Delio Rossi, Scazzola dovrà ricorrere anche alla panchina e appellarsi al carattere di una squadra che è ormai ad una sola lunghezza dalla salvezza. Potrà contare sulla difesa titolare, su un centrocampo probabilmente costruito con Ardizzone, Castiglia e Musacci e con Sprocati e Di Roberto, davanti, a sostenere Beretta. Non è però escluso che Scazzola cambi i possibili titolari (ad esempio inserendo Emmanuello e Fabiano) e che, soprattutto cambi modulo, passando dall’aggressivo 4-3-3 ad un più sobrio 4-4-2. La gara di sabato al Piola è di un’importanza unica per entrambe le formazioni, che vorranno superarsi per mantenere le rendite di posizione fin qui acquisite. La Pro dovrà giocarsi tutto, tenendo un occhio a Catania, Chiavari, Frosinone e, soprattutto Modena. In queste ore si costruiscono tabelle, si cerca di vagliare la salute dell’avversario. Fondare i propri sogni sulle disgrazie altrui può riuscire però assai controproducente. E’ opportuno che Cosenza & C. si concentrino sulla loro gara, cercando di spuntarla. Non sarà per nulla facile, ma bisogna crederci, affinché l’atto finale della regular season, a Trapani, non si trasformi in una drammatica ultima spiaggia.

I giocatori ci credono, il pubblico è chiamato a stringersi a coorte. Forza: lo scontro dei 14 scudetti, 7 per parte, nello stadio per giunta intitolato a Piola vale triplo. Perché la sfortunata Pro Vercelli 2014-15 merita di rimanere in questa serie prestigiosa: lo merita per quanto ha fato, scrollandosi ripetutamente di dosso la jella. E che jella. Sabato la scacceremo come la tristezza nella famosa canzone: “Sfortuna / per favore vai via”. E possibilmente, cara Eupalla, musa del calcio, quando puoi risarciscici.

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