Esclusive Massimo Varini (Foto Ivan Benedetto)


Massimo Varini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 5 giugno, 2017 10:30 | by Michele Balossino

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ESCLUSIVO – Pro Vercelli, Varini: “Stagione molto positiva”

PRO VERCELLI INTERVISTA ESCLUSIVA MASSIMO VARINI / VERCELLI – Per chi non fosse riuscito ad assicurarsi il numero cartaceo di Magica Pro, nel quale abbiamo ripercorso la straordinaria stagione conclusasi con la terza salvezza consecutiva in Serie B, abbiamo deciso di riproporvi integralmente le interviste esclusive ai protagonisti. Oggi vi proponiamo le parole del Direttore Sportivo della Pro Vercelli Massimo Varini.

 

PRO VERCELLI, L’INTERVISTA ESCLUSIVA A MASSIMO VARINI

Buongiorno Direttore. Da due settimane si è chiusa a Frosinone l’ennesima stagione trionfale della Pro Vercelli, che per il terzo anno consecutivo è riuscita a centrare una storica salvezza in Serie B. Che stagione è stata?

È stata sicuramente una stagione positiva, sotto tutti i punti di vista. In estate avevamo fatto delle scelte assolutamente controcorrente rispetto agli anni precedenti e alla fine si sono dimostrate vincenti, siamo molto soddisfatti.

Una stagione che all’inizio sembrava molto complicata: un gruppo molto giovane e un allenatore alla prima esperienza nel calcio dei grandi. Eppure, grazie ad un eccellente lavoro di tutta la società, il traguardo è stato nuovamente raggiunto.

L’allenatore è molto bravo e i giovani su cui abbiamo puntato hanno dimostrato di avere grandi qualità e potenzialità: siamo cresciuti tutti insieme.

A suo avviso, qual è stato il punto più alto della stagione e quale il più difficile? E c’è mai stato un momento in cui ha temuto che la squadra non potesse raggiungere l’obiettivo?

Abbiamo attraversato due momenti difficili: il primo a Perugia, quando avevamo diciotto punti a tre partite dalla fine del girone d’andata e la situazione era complessa: ma poi abbiamo vinto due partite con Spal e Frosinone e ci siamo rimessi in corsa; e poi chiaramente dopo il Benevento: arrivavamo da quattro sconfitte in cinque partite ed eravamo cascati in zona playout. Tra i punti più alti metto la partita magnifica con la Spal dell’andata e la trasferta di Cesena dove è iniziata la nostra corsa. Ma se devo scegliere una partita, dico il pareggio di Ferrara contro una squadra che ha vinto il campionato e che voleva fare festa davanti a 10000 persone: lì abbiamo dimostrato di essere un gruppo molto affiatato, abbiamo tirato fuori tutte le nostre potenzialità. Non ho mai temuto di non farcela, però dopo la partita con il Benevento ero giù di morale perché la squadra esprimeva un buon calcio ma i risultati non arrivavano; forse lì ho pensato per un momento che fosse un’annata sfortunata, ma poi siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo.

Si dice sempre che i dirigenti bravi sono quelli che, in sede di mercato, sbagliano meno; a gennaio sono arrivati Vives, Comi, Aramu e successivamente Bianchi: insomma, nessun errore nelle scelte, vista l’incisività di tutti questi elementi nella corsa alla salvezza della Pro Vercelli.

Sono stati determinanti tutti, anche quelli arrivati in estate: a giugno abbiamo rifatto completamente la squadra, quella è stata la difficoltà più grande. A gennaio, poi, abbiamo trovato dei giocatori come Vives e Bianchi che hanno sempre fatto bene in Serie A, Comi che conosceva bene la categoria e Aramu che ha dimostrato di avere grandi potenzialità. Credo però che la vera operazione grossa sia stata quella di avere il coraggio di rifare la squadra in estate, perché comunque a gennaio eravamo salvi e dovevano ancora arrivare tutti i rinforzi che ci hanno dato una grande mano.

Nell’arco della stagione si sono messi in mostra tanti giovani di grandi prospettive e potenzialità: chi l’ha sorpresa maggiormente, considerando che molti erano alla prima esperienza in un campionato tosto quale è la Serie B?

Eravamo convinti che tutti i nostri giovani fossero già giocatori importanti; ma quello che mi ha sorpreso maggiormente è stato Eguelfi: veniva da pochissime presenze in Lega Pro, ma quando è stato chiamato in causa ha sempre dato il suo contributo; ha dimostrato di avere grandi doti tecniche e mentali: non è facile stare fuori ad aspettare il proprio turno. Poi Provedel, Konate e Palazzi. Emmanuello era già con noi da quattro anni, conoscevamo le sue qualità e doveva solo iniziare ad esprimerle con continuità. Ma hanno fatto davvero tutti bene. Poi vorrei aggiungere una cosa. Non parlo di Vives e di Bianchi, i fatti parlano per loro. Voglio parlare della stagione straordinaria che ha fatto Legati: un campionato pazzesco, condito dalla leadership all’interno dello spogliatoio. Spendo anche qualche parola per Castiglia: è stato impiegato meno rispetto agli scorsi anni, ma si è sempre comportato in maniera esemplare. Questa è stata la nostra forza, anche chi stava fuori non ha mai creato problemi. E poi Mammarella: ha fatto un girone d’andata con grossi problemi di pubalgia e non aveva fatto la preparazione: per lui è stato un calvario dal punto di vista fisico e le sue prestazioni ne hanno un po’ risentito. Ma poi si è rimesso a posto e, nella partita decisiva con il Brescia, è stato decisivo: questa è la forza dei giocatori importanti.

Ora qualche giorno di riposo e poi si comincerà a programmare la prossima stagione, la quarta consecutiva nel campionato cadetto. Quali saranno gli obiettivi della Pro Vercelli 2017/2018?

Gli obiettivi rimangono identici a quelli dell’anno precedente: vogliamo fare una squadra di giovani, cercando di conquistare quanto prima la salvezza. Sempre rimanendo all’interno dei nostri parametri economici.

Con Moreno Longo in panchina?

Pensiamo, speriamo e ci auguriamo di sì! Al momento vogliamo assolutamente andare avanti insieme, ne stiamo parlando in questi momenti. Se non avesse intenzione di continuare non sarebbe qui a parlare con noi, l’intenzione è appunto quella di proseguire insieme.

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