News Massimo Varini (Foto Ivan Benedetto)


Massimo Varini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 18 gennaio, 2020 17:34 | by Alessandro Borasio

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Albinoleffe-Pro Vercelli, le interviste post-partita

ALBINOLEFFE PRO VERCELLI INTERVISTE / GORGONZOLA – Ancora collegati dallo stadio “Città di Gorgonzola”, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Albinoleffe-Pro Vercelli: ecco tutte le interviste.

 

ALBINOLEFFE-PRO VERCELLI, LE INTERVISTE POST-PARTITA

MARCO ZAFFARONI

Abbiamo messo questa partita sul piano fisico, anche se il campo era difficile. Loro sono una squadra aggressiva, dovevamo essere bravi a leggere ed adeguarci alla partita. Siamo stati davvero bravi, abbiamo dato grande attenzione difensiva e ripartente giuste. Potevamo fare meglio, anche se abbiamo fatto la partita giusta. Loro hanno rischiato dopo il nostro vantaggio, ma dal punto di vista del palleggio dovevamo essere più bravi: il campo era pesante e complicato. Abbiamo fatto bene ma dovevamo essere più bravi ad adattarci durante ai vati momenti. La fiducia è decisiva, non deve mai diventare troppa però: altrimenti diventa presunzione ed arroganza. Siamo contenti ma dobbiamo essere più obiettivi. Ci sono cose positive ed altre da sistemare. Loro prendevano palla e lanciavano Comi, dovevamo essere svegli e combattere su questi palloni. Seconde palle e rimbalzi erano la nostra attenzione. Sono contento per il gol di Sibilli, gli attaccanti vivono di questo: sono contento.

 

MASSIMO VARINI

Oggi abbiamo commesso i soliti errori da calcio da fermo. Ci sono errori di marcatura, il secondo è stato evidente. Loro sono una squadra di categoria che sta bene, non hanno fatto però nulla di clamoroso. Dobbiamo ritrovare la cattiveria che abbiamo perso in questi ultimi tempi. A Grosseto sarà uno scontro diretto, noi dobbiamo guardare sul lungo e non sulla singola partita: il campionato è ancora lungo. Possiamo rimetterci in carreggiata, anche se capisco la contestazione della gente. Noi come i tifosi pretendiamo qualcosa in più, anche se siamo una squadra giovane. Stiamo vicino a questi ragazzi, la salvezza la si giocherà fino alla fine. Conosco il campionato e conoscere le nostre possibilità. In un campionato lungo come quello di C, questi momento succedono. L’equilibrio ci vuole, ma noi dobbiamo guardare quelle dietro e non quelle davanti. Purtroppo noi corriamo più rischi: siamo una squadra giovane. Ci manca la cattiveria e la voglia di fare risultato, che all’andata ci aveva caratterizzato. Il nuovo acquisto Petrovic è una prima ed una seconda punta, purtroppo è indietro di condizione ma la ritroverà presto. Noi dobbiamo lottare per salvarci, dobbiamo mettercelo bene in testa, la fame e la voglia di vincere sono fondamentali.

 

ALBERTO GILARDINO

Sicuramente stiamo raccogliendo meno di quello che poi facciamo in campo. L’Albinoleffe oggi ha trovato il vantaggio su una doppia palla inattiva: sono stati più concreti. Abbiamo provato ma non siamo stati capaci, confido comunque nei ragazzi e nel loro atteggiamento. La squadra è viva, è innegabile. A Grosseto andremo a fare una grande partita, ne sono convinto. Normale che sia un momento difficile, dobbiamo stringere i denti e compattarci: dobbiamo lavorare con più intensità ed attenzione. Per quanto riguarda la squadra, bisogna stimolare qualche giocatore ma è normale. Devono tutti dare di più, specialmente chi subentra. Siamo stati sempre in partita. Ogni partita è importante, anche con il Monza se sembra proibitiva. Devo ancora scegliere gli 11 migliori. Masi-Carosso hanno fatto bene, hanno fatto bene pure Bani e Schiavon. I tre davanti hanno fatto bene, anche chi è entrato ha dato il suo aiuto ma c’è da migliorare. L’espulsione? Ci siamo alzati dalla panchina per un episodio, sconterò la squalifica. Siamo una squadra che sulle palle inattive deve mantenere un’attenzione altissima, nel momento in cui ci si abbassa prendiamo gol. Ci stiamo lavorando ma dobbiamo fare di più. Rosso è fondamentale, si stava solo riposando e l’ho preservato.

 

MASSIMO SECONDO

È mancata attenzione, con prestazioni di questo genere non andiamo lontano. La differenza tra andata e ritorno è tanta: solo la formazione iniziale cambiava. All’andata avevamo voglia di portarla a casa, oggi meno. Ho parlato con i ragazzi nello spogliatoio e ho detto che dobbiamo darci una sveglia: dobbiamo invertire la rotta. Subire gol sempre nei primi 30′ è un problema che si ripete: hanno meno cattiveria agonistica. In C fa la differenza. Dal punto di vista tecnico oggi ho visto poco, padroni di casa idem. Ora serve fare dei punti, che si fanno i molti modi: i ragazzi devono trovarli il più in fretta possibile. Mercoledì è una finale, se non abbiamo le caratteristiche per reggere la pressione dobbiamo fare un altro mestiere. Dobbiamo giocare come una squadra che si deve salvare: si gioca per la salvezza, punto. Il girone d’andata è finito con stanchezza, siamo stati anche sfortunati. Ora dobbiamo lottare in maniera diversa. Deve mutare l’atteggiamento assolutamente.

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