Michele Santoni (Foto F.C. Pro Vercelli 1892)
Pubblicato il 26 novembre, 2025 21:14 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli-Atalanta U23, le interviste post-partita
PRO VERCELLI ATALANTA U23 INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Atalanta U23: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-ATALANTA U23, LE INTERVISTE POST-PARTITA
MICHELE SANTONI
Partita interpretata nel modo giusto dal punto di vista tattico, sapendo che tipo di avversario avevamo davanti. Se cominci a fraseggiare e a dimostrare indecisioni, ti mangiano e in ripartenza ti fanno male. Siamo stati molto bravi a inizio partita a evitare quelle situazioni lì, saltando due o tre linee e provando a giocare direttamente su Akpa Akpro: sappiamo che lui è bravo a difendere la palla, ma è anche imprevedibile e difficile da marcare. Anche gli altri giocatori erano molto concentrati, non a snaturare il nostro gioco ma a far male agli avversari. Direi che ci siamo riusciti bene. A parte gli ultimi 5′ o 6′ non abbiamo rischiato niente, questi risultati fanno bene perché la squadra diventa sempre più unita e comincia a credere sempre di più in quello che sta facendo. Vincere una gara è facile, essere vincenti è difficile. Per essere vincenti non devi decidere tu quando dare il 100%, ma devi darlo sempre. Finora l’unico neo è stata la continuità, anche se era prevedibile visti i tanti giovani. Però, il fatto di vincere la seconda gara consecutiva, in questo modo, fa morale. Crediamo molto in quello che stiamo facendo. Ora ci riposiamo un giorno, poi arriverà un’altra U23, squadre che a me fanno molta paura: da fuori sembrano partite facili, ma non è semplice prepararle; hanno qualità individuali che non hanno nulla a che vedere con questa categoria. Io cerco sempre di mantenere l’equilibrio: certo, sarebbe stato meglio non subire gol nel finale. Ma meglio commettere un errore sul 5-0. Ora affronteremo il Latina: dico la verità, al momento non so nulla dei nostri prossimi avversari, ma abbiamo due settimane per prepararci. Prima pensiamo all’Inter U23, poi al Renate. Successivamente penseremo al Latina. Questo gruppo di ragazzi è molto intelligente, non siamo una squadra schematica, ma possiamo cambiare. Oggi abbiamo mandato in campo altri ragazzi e abbiamo rivisto Huiberts e Comi, oltre a Rutigliano in un ruolo nuovo. Tutti i ragazzi sono partecipi e sanno come comportarsi in campo. Siamo a metà dell’opera: non è solo questione tecnico-tattica, ma mentale. Ogni settimana aggiungiamo qualcosa. L’equilibrio è una delle nostre parole chiave, poi ci sono i singoli. Sta a me capire quando far riposare i ragazzi e poi rimetterli dentro. Il nostro progetto è far crescere i nostri ragazzi: lavoriamo molte ore individualmente, con bastone e carota. Anche in Italia, con i giovani, si può costruire qualcosa di bello. I giovani devono sentirsi liberi di sbagliare, noi dobbiamo aiutarli e correggerli. I risultati in trasferta devono arrivare presto. Noi puntiamo la perfezione, anche se non ci sarà mai: l’errore ci sarà sempre. Clemente, in quel ruolo, è molto importante per la velocità nei recuperi. Scegliere i giocatori giusti non è difficile, è più difficile tenere tutti sul pezzo. Mi serviranno tutti i giocatori, per mandare in campo la formazione migliore. Niente è più importante della squadra.
