Moreno Longo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 13 maggio, 2017 18:00 |
by Carlo Felice Balduzzi
Pro Vercelli-Brescia, le interviste post partita
PRO VERCELLI BRESCIA INTERVISTE POST / VERCELLI. Ancora collegati dalla Sala Stampa dello Stadio Silvio Piola di Vercelli, riportiamo di seguito tutte le dichiarazioni post partita dei protagonisti di Pro Vercelli-Brescia, gara da poco terminata e valida per la 41ma giornata di campionato, che ha portato alla matematica salvezza le bianche casacche.
LE INTERVISTE POST PARTITA
MASSIMO SECONDO
Sicuramente, senza nulla togliere alle precedenti salvezze, tutte ottenute lottando e combattendo fino all’ultimo, questa dà molta soddisfazione, perchè l’obiettivo di salvarci coi giovani è quello che ci siamo sempre posti. Quest’anno abbiamo dato diverse soddisfazioni ai nostri tifosi, abbiamo fatto quattro punti col Novara, portato a casa risultati di prestigio battendo Frosinone e Spal, rischiato di vincere col Verona. Abbiamo visto tante singole partite che ci hanno dato soddisfazione. Poi chiaramente abbiamo passato dei momenti difficili, non cerchiamo mai le responsabilità ma il modo di uscirne tutti insieme. Dopo poi magari si ragiona sugli eventuali errori, a volte siamo stati anche molto sfortunati. Non stavamo facendo male neanche a Febbraio, abbiamo avuto anche tanta sfortuna. Per il resto credo sia stata una annata esaltante, ora sarebbe bello fare un punto anche a Frosinone e arrivare ai famosi “50 punti” che abbiamo sempre evocato e poi mai fatto. E’ stata una bella stagione anche perchè credo sia venuto davvero fuori il lavoro dell’allenatore e del direttore sportivo, che hanno costruito insieme questo gruppo andando a prendere giocatori su cui pochi avrebbero fatto affidamento. La qualità e la competenza di questi due giocatori hanno fatto la differenza. Morra credo non si possa discutere che sia un giocatore da Serie B, ma l’anno scorso non giocava in Lega Pro. La Mantia aveva fatto un buon campionato in Lega Pro, ma in pochi ci avrebbero scommesso in maniera importante. E così andando avanti, Provedel era già un giocatore da B ma credo sia senza dubbio la sua migliore stagione: in qualche maniera a Vercelli si migliora. La forza di questa società è che certe stupidaggini non abbiamo neanche bisogno di smentirle, vanno da sole nel dimenticatoio: il Direttore Sportivo è determinante e resta qui, senza nulla togliere a Max Scaglia, l’anno prossimo Varini sarà ancora qui. Sarebbe bello vedere lo stadio così pieno tutte le partite, spero che sia piaciuto a tutti e che il prossimo anno ci sia la voglia di riempirlo più spesso.
MORENO LONGO
Ci tengo ad esordire questa conferenza dedicando questa salvezza a Vittorio Mero, a quindici anni dalla sua scomparsa. Devo assolutamente ringraziare la società perchè ci ha permesso di portare a termine il lavoro nel migliore dei modi, ha creduto in noi fortemente e ci ha sostenuti anche nei momenti difficili. Senza la serietà, la professionalità e la competenza di questa società ciò non sarebbe stato possibile. Ringrazio anche i calciatori, che a mio avviso hanno dato il 110 % fin dal 14 Luglio, hanno lavorato in maniera dura per crescere ed ottenere questo obiettivo. Grazie anche a fisioterapisti, magazzinieri, addetti stampa. Credo che Vercelli debba essere fiera di una cosa: in un campionato dove ci sono corazzate e squadre che spendono i milioni, qui si è trovato un altro filo conduttore, che è quello della serietà, dell’organizzazione. Uno dei momenti più difficili è stato quello post Benevento, ma anche verso la fine del girone di andata, prima della partita con la Spal. Lì abbiamo poi reagito con due prestazioni straordinarie, proprio nel momento in cui non c’era grande fiducia, anche lì la società ha saputo darci una mano. Io ho un contratto con la Pro Vercelli, con la società c’è un ottimo rapporto, ci metteremo a parlare e cercheremo un accordo per andare avanti, ma io in questo momento non ho in testa di andare altrove e credo che qui ci siano tutte le carte in regola per fare bene. Portiamo a termine una salvezza con una giornata d’anticipo, ottenuta sul campo e non con punti di penalizzazione, credo sia davvero un ottimo risultato e c’è grande soddisfazione per averlo ottenuto.
LUIGI CAGNI
Noi siamo venuti qui per vincere e giocarci la partita fino in fondo, a me il risultato non interessava perchè per noi la partita della vita è quella di Giovedì. Per me era un “allenamento” per vincere Giovedì. Ho avuto segnali altalenanti, abbiamo una squadra giovane, non si può pretendere che abbiano le qualità tattiche per leggere al meglio queste partite. Avremmo dovuto vincere col Latina. Oggi fatto il gol non abbiamo più giocato, se dovesse andar male con il Trapani deve essere colpa mia. Nessuno dice niente se loro giocano a pallone come devono. Io voglio che Giovedì i ragazzi facciano la partita che sanno fare. Caracciolo l’ho tenuto fuori per via del campo. Lo Spezia ha fatto un nuovo sintetico che permette di giocare a pallone, mentre qui c’è il pericolo di infortunio facile e dove il pallone ha un rimbalzo strano.
CARLO MAMMARELLA
Credo che oggi la partita fosse importante, ma tutte quelle che ci hanno portato a questo obiettivo lo sono state. Ai ragazzi ho detto “Avete preparato la torta, spero di portare le candeline”, ed è stato così. Dopo l’infortunio è stato portato a termine un programma di recupero eccezionale, così come per altri, per portare a termine la stagione nelle migliori condizioni possibili. Sotto alcuni punti di vista forse il discorso si poteva chiudere prima, però vedendo anche i risultati di oggi si vede che di scontato non c’è niente. Si è fatto un percorso importante, meno male che l’abbiamo portato a termine. E’ un piacere che l’iniziativa della società abbia portato tutti questi spettatori, io dico che comunque siamo noi giocatori ad essere gli artefici del pubblico: credo che non sia stato solo il biglietto gratis, ma anche le nostre prestazioni hanno portato a questo risultato. Oggi il gol lo dedico a mia madre, che oggi compie gli anni, ma anche ai ragazzi, allo staff, alla società, che mi hanno aiutato anche nei momenti difficili. Logicamente anche alla mia famiglia, perchè alla fine è quella che ti supporta tutti i giorni. Un pezzo di questa salvezza voglio dedicarla anche ad Albi (Dalmasso, ndr), che non c’è più. Le strade quando si separano è difficile ri-incontrarsi. Ci sono ragazzi che hanno attirato l’attenzione di società importanti, che possono pemettersi di ambire a qualcosa di importante, ma sono convinto che l’atmosfera che c’è qui, lo stadio, la gente, facciano sì che questo sia un ottimo ambiente per un ragazzo per crescere. Finchè mi sento bene non ho intenzione di chiudere la carriera.
ROLANDO BIANCHI
Complimenti a tutti, dal gruppo al Presidente, che ci ha permesso di vivere una società molto seria, che permette di vivere sereni. Abbiamo creato un bel gruppo, ottenendo una salvezza con una giornata di anticipo, soprattutto pensando a da dove siamo partiti quando sono arrivato io. Sul gol io il pallone l’ho toccato, poi credo l’abbia toccata anche Blanchard. Ringrazio l’allenatore che mi ha dato grande fiducia, volevo togliermi qualche sassolino dalle scarpe e me lo sono tolto. Sono molto contento. Il livello nostro è quello della salvezza, se riusciamo a fare qualcosa di più è sempre meglio, ma dobbiamo cercare di arrivare a questo obiettivo. L’anno prossimo ci saranno società molto forti, dobbiamo partire con quell’obiettivo e poi vedere come va. Ho vissuto dei momenti un po’ bui, sono soddisfazioni che mi porto via. Sono stato affascinato dalla storia della società, poi credo che ci siano giocatori come Mammarella e Legati che ci mettono cuore e anima, hanno permesso a me e Vives di inserirci al meglio in questo gruppo e di sentirci parte. Sono stati due mesi stressanti, adesso voglio godermi le vacanze, ovviamente dopo la partita di Giovedì.
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