Pro Vercelli, Castiglia: ‘Vogliamo riscattarci, col pubblico dalla nostra’
PRO VERCELLI CASTIGLIA CONFERENZA / VERCELLI – Tradizionale conferenza di metà settimana in casa Pro Vercelli. Poco fa ha parlato in sala stampa Luca Castiglia. Ecco le parole del centrocampista.
Come arriva la Pro? Come le altre volte. Sappiamo che è una partita fondamentale, come tutte le altre. Sappiamo che l’avversario è tosto, ma non dobbiamo guardare gli avversari. Dobbiamo arrivare al 100%. Ci sono 20 finali, dobbiamo fare più punti possibili.
Ci sono delle defezioni? Siamo a livello numerico in pochi. Ma ci sarà chi sostituirà. Dobbiamo cercare di fare gruppo, come in passato. In questo campionato vinci una partita ti senti in orbita, ne perdi un’altra e sei sotto terra. Non dobbiamo allarmarci: se finisse oggi il campionato saremmo salvi. Non siamo in una situazione disastrosa: abbiamo la possibilità di riscattarci sabato. Chiediamo al pubblico una mano. Dobbiamo rimetterci in pista in fretta. Con una vittoria saresti anche a metà classifica. Speriamo di ottenerla il più presto possibile. Non siamo a 10 punti dalla penultima o in una posizione apocalittica. Il gruppo ha risposto sempre al meglio, ho fiducia nella mia squadra e nel mio staff. Tutti quanti abbiamo fiducia e ne verremo fuori.
Quando Germano è in avanti, cambi modo di giocare? Germano può fare bene sia il terzino che il centrocampista. Ha tanta corsa ed è un giocatore diverso dalle altre mezzali in squadra. Pensavo che giocando a due ci saremmo trovati in difficoltà, invece abbiamo fatto delle belle partite. Difficoltà perché non avevamo mai provato a giocare con questo modulo. Invece abbiamo trovato una quadratura importante. C’è più equilibrio.
Mister ha parlato di un passo indietro e di una Pro che fa fatica davanti? La partita di sabato non è stata entusiasmante. Un centimetro più avanti parleremmo di un altro risultato se Scavone avesse fatto gol. Non è un alibi e non lo è nemmeno l’arbitro. Io sono convinto che la partita, se fossimo rimasti in parità numerica, l’avremmo portata a casa. Sulla cattiveria e cinismo, è un po’ un problema che ci portiamo dietro da un anno e mezzo a questa parte. Ci sono state trasferte in cui siamo stati più vigorosi. Se giocassimo sempre vigorosi saremmo in testa alla classifica. Non ci sono tante squadre che riescono a giocare bene sia in casa che in trasferta. Dobbiamo lavorare e migliorare.
Che partita ti aspetti contro lo Spezia, anche dopo l’eliminazione? Pensavo già a inizio campionato che fosse destinato alle prime cinque posizioni. Mi ha stupito. A livello di organico è una squadra tra le più attrezzate. Calaiò, Nené, Catellani sono forti. Sull’uscita dalla Coppa hanno buttato via una grande chance, di giocare la semifinale però credo che arriveranno qui con tanta voglia di riscattarsi. Stessa cosa che dovremo avere noi. Sarà una bella battaglia.
All’andata hai segnato? L’importante è che si torni ad essere pericolosi. Anche col Perugia ci sono state tante occasioni.
Sfortuna? Il Lanciano non aveva mai tirato in porta. Gli errori però si pagano cari. Anche con la Ternana, il gol al 93′. Dobbiamo essere più cinici dalla trequarti in più. Dobbiamo attaccare di più, mettere più cross.
Non arrivano i palloni o non si mettono dentro? La colpa, quando non si segna, è di tutti. Sia di chi non li mette che di chi non propone palloni. Dobbiamo essere più incisivi. Dobbiamo anche avere un pizzico di fortuna in più.
Nello spogliatoio c’è più rabbia che tristezza? Assolutamente. Siamo rammaricati perché se avessimo fatto qualche punto saremmo più sereni.
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