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Gianluca Atzori (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 28 dicembre, 2017 23:40 | by Carlo Felice Balduzzi

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Pro Vercelli-Cittadella, le interviste post partita

PRO VERCELLI CITTADELLA INTERVISTE POST PARTITA / VERCELLI.  Ancora collegati dalla Sala Stampa dello stadio “Silvio Piola” vi riportiamo le interviste post-partita di Pro Vercelli-Cittadella, gara valida per la 21° giornata di Serie B: ecco tutti i commenti dei protagonisti del match.

PRO VERCELLI-CITTADELLA, LE INTERVISTE POST PARTITA

MASSIMO SECONDO

Sul mercato prenderemo 3-4 giocatori, secondo me non ha molto senso sconvolgere la squadra, con la speranza che possano migliorarci sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Adesso abbiamo 20 giorni, abbiamo un campionato molto equilibrato. Sono in sintonia con il Direttore, che apprezzo sia dal punto di vista professionale che umano. Non potremo prendere i giocatori che guadagnano le cifre di Ganz e Matri, ma il Cittadella insegna che in Serie B si può fare bene tenendo anche d’occhio il bilancio. Questa è la squadra, non commetteremo di nuovo l’errore di stravolgere tutto. Faremo di tutto per fare i nostri investimenti il più rapidamente possibile, in modo da metterli a disposizione del mister in tempi ragionevoli. Investimenti tempestivi e tenendo d’occhio il bilancio, questo è quello che pensiamo di fare. Qui parliamo di professionisti, ci sta che vengano prese determinate scelte, i giocatori vanno sempre in campo per dare il meglio che possono anche quando ci sono le voci di mercato. Di calciomercato ormai si parla sempre, noi non abbiamo fatto comunicati stampa nè su Pigliacelli nè sugli altri che stiamo seguendo, le voci escono, ma escono anche delle bufale incredibili. Il mercato apre il 3, Pigliacelli arriverà credo, anche se si può firmare solo dopo l’apertura del mercato.

MASSIMO VARINI

Non abbiamo fatto una partita di grande agonismo. Non voglio cercare scusanti, ci sono qui io perchè è finito il girone d’andata, siamo ultimi e ci metto la faccia. Dopo 30 secondi siamo andati in svantaggio su un calcio di punizione molto dubbio, la partita prende una piega particolare soprattutto con una squadra in crisi come la nostra e una in forma come il Cittadella. E’ vero che non c’è stata reazione, come è altrettanto vero che non è facile reagire a degli episodi che spesso sono a sfavore. Questa non è una giustificazione, la prestazione è stata pessima. La nostra discesa è iniziata contro lo Spezia, ci attendevamo poi una reazione nervosa che in realtà si è rivelata opposta a quanto sperato. Le colpe sono mie, le scelte le ho fatte io e al momento si stanno rivelando non efficaci. Se c’è uno da mettere sul banco degli imputati sono io, la società non c’entra niente ed è perfetto in tutto. Ognuno si prende le sue responsabilità poi sul fatto che siamo in questa posizione di classifica. Le scelte che abbiamo fatto non hanno fino ad ora pagato minimamente, poi bisognerebbe andare a ripercorrere il cammino dal primo allenamento: è successo di tutto e di più. Le colpe comunque sono mie e non dei calciatori, che avrebbero potuto fare di più nelle ultime partite, ma sono uomini prima che giocatori. Io sono convinto che si possa ancora uscire da questa situazione, andranno fatte delle analisi generali per capire cosa può essere migliorato. Le scelte tecniche sono fatte dal tecnico, io non sono mai entrato a mettere becco nella mia carriera. Se oggi Firenze è rimasto in panchina e Konate non è stato convocato significa che l’allenatore ha voluto dare dei segnali, l’allenatore non è autolesionista. Anche Atzori non ha nessuna colpa, come la società e i giocatori, ma questa situazione nasce prima del suo arrivo. E’ vero, abbiamo fatto meglio del previsto in alcune partite, ma alla fine i punti guadagnati sono questi. Chiaramente allenatore e giocatori dovranno cambiare registro da adesso in avanti. L’allenatore in questi dieci giorni secondo me ha lavorato anche bene sotto diversi punti di vista. Noi non abbiamo mai prese decisioni di pancia, le scelte sono semrpe state ben ponderate: il cambio non ha sortito gli effetti sperati, però per cambiarlo avevamo delle motivazioni adeguate. Prima creavamo più occasioni, ma non la buttavamo comunque in rete: al momento del cambio avevamo fatto 22 gol, di cui 10 in due partite, e ne avevamo subiti 31. Qualche problema nel reparto offensivo indubbiamente c’è e prenderemo delle contromisure. Io sono uno che non molla mai, non ho mai mollato e non mollerò ora. Adesso dobbiamo ripartire andando a cercare innesti giusti, calciatori che abbiano l’entusiasmo necessario, quello che questa squadra ha perso nelle ultime partite. Noi come società abbiamo fatto quello che dovevamo fare, i problemi si risolvono col buon senso e non con il terrorismo. Dovremo avere l’equilibrio giusto, ci vorrà la reazione giusta da parte dei giocatori. Io da giocatore e allenatore ho passato alcuni momenti, ho allenato squadre che hanno perso anche 5-6 partite di fila: quando quella è la situazione, il calciatore perde la consapevolezza dei suoi mezzi. Poi il bello del calcio è anche quello, che basta un lampo per cambiare tutto, basti pensare al finale di questa partita. Capire i giocatori secondo me è più efficace di demolirli. La nostra fortuna è che adesso abbiamo 20-25 giorni per lavorare e ricostruire. Non c’è un numero di innesti da fare, vedremo il da farsi. Mancano 21 partite, ci sono in palio 63 punti: il nostro obiettivo primario in questo momento, concretamente, è arrivare ai play-out. Purtroppo c’è una situazione in cui dobbiamo recuperare. Io ci credo, la società ci crede, devono crederci anche i giocatori: devono uscire le qualità che in certe partite abbiamo anche dimostrato. E’ dalla prima di campionato che dico che ci manca equilibrio. Nobile è stato un investimento importante, è stato travolto da un inizio di campionato disastroso e gli sono state chieste cose che in quel momento lì non era in grado di fare: secondo me è un investimento su un giovane, a volte ci vuole del tempo prima che arrivi una risposta. Le potenzialità sono enormi, deve affinarsi dal punto di vista tecnico. Dobbiamo andare a cercare delle soluzioni di giocatori che devono tornare ad essere quelli di qualche anno fa. Ganz non lo possiamo prendere perchè costa troppo, così Matri.

GIANLUCA ATZORI

Per noi era una partita importantissima per noi, ci dispiace molto e mi dispiace molto per i ragazzi. Siamo partiti subito col piede sbagliato, più per bravura loro. Mi aspettavo un risultato positivo, dispiace, ma abbiamo ancora davanti 21 partite ed è ancora tutto aperto. Si ripartirà l’8 gennaio e cercheremo di lavorare al meglio. Oggi avremmo potuto fare di meglio, anche i cambi avrebbero potuto aiutare ma ne abbiamo avuti due obbligate nei primi 48 minuti. Io sono qui da 10 giorni, ho dato la priorità alla fase difensiva. Nel primo tempo però sono passati una marea di cross in area avversaria e non ne abbiamo preso uno, questo mi preoccupa molto. Speravo che Morra potesse con la sua fisicità riuscire a trovare qualche occasione in più, dopo la buona prestazione vista a Terni. Nel secondo tempo c’è stata una reazione, abbiamo cercato di fare la partita anche sotto 2-0. Su due calci piazzati abbiamo preso due gol. Loro fuori casa sono un’ottima squadra, soprattutto in contropiede, oggi siamo riusciti a prenderne solo uno. Oggi loro hanno cercato di lanciare la palla in profondità e cercare di giocare sulle seconde palle. Oggi la differenza l’hanno fatta gli episodi. La nostra è una squadra viva, che ha lottato fino alla fine anche se non ne avevamo più. Firenze veniva fuori dall’influenza e i primi due giorni della settimana ha lavorato a parte, Vajushi ha fatto un’ottima settimana ed era in forma dopo il gol a Terni, ho scelto lui per quello. Per Raicevic è stata una scelta tecnica, non mi è piaciuto come ha giocato a Terni e in questo momento mi serve qualcuno che la butti dentro. Mi è piaciuta molto la prestazione di Polidori, è entrato e ha fatto quello che mi aspettavo da Morra, pur essendo fisicamente meno dotato.  Ci saranno alcune partenze, cui corrisponderanno degli arrivi. A me piacerebbe arrivare al 3-4-3, in questo momento il modulo non fa la differenza. Giudicare i giocatori in 10 giorni non è facile, sinceramente mi devo appoggiare a chi conosce questi ragazzi da più tempo e ha un giudizio più completo. Con Germano esterno secondo me avevamo più equilibrio, ci arriva alla porta. E’ dura, ma non voglio togliere i giorni di vacanza ai giocatori, credo che me li toglierò io per programmare al meglio le tre settimane di lavoro che saranno importantissime. Se poi la società riuscirà a farmi avere i rinforzi subito alla ripresa meglio, perchè così avremo benzina fresca. A me il giro palla dietro tra i difensori non piace, a me piace il gioco in verticale. Vajushi oggi sull’uno contro uno poteva trovare il guizzo. Oggi sarebbe stato azzardato inserire Jidayi, ma spero sarà pronto per il rientro, anche perchè poi stimolerebbe chi c’è al suo posto, ci sarebbe più concorrenza.

CARLO MAMMARELLA

C’è poco da commentare sulla partita, abbiamo visto una serie di eventi che non hanno aiutato una squadra già in difficoltà. A fine primo tempo ci davamo le pacche sulle spalle per convincerci che stavamo andando nella direzione giusta, tolta la punizione e un tiro da fuori non avevamo concesso nulla. A girone di andata concluso bisogna commentare la classifica: da quando sono arrivato questo è il momento più difficile, è giusto prendersi le responsabilità del momento. So le difficoltà che incontriamo durante la settimana, il dispiacere è proprio nel fatto che lavoriamo bene. E’ innegabile che le difficoltà ci siano e non possiamo nasconderci dietro le chiacchiere. Il mister, appena arrivato, ha cercato di infondere una mentalità un po’ più difensiva, poi si vanno a prendere 4 gol a Terni e tutto torna in discussione. Qualcosa sicuramente stiamo sbagliando. Questo campionato però ci ha abituato a tutto e di più, mi voglio aggrappare a questa speranza, anche se il momento è grigio. Se vado a rivedere il campionato dall’inizio non c’è stato un “periodo” buono con continuità, abbiamo alternato belle prestazioni ad altre meno belle. Io personalmente a Terni mi sentivo un po’ vuoto. Quando c’è il cambio di allenatore, questo si vive come una sconfitta per tutti, non siamo riusciti a invertire subito la rotta. Oggi magari mi sono sentito più presente ma non è bastato. In questo momento abbiamo visto il calcio, con palle lunghe e sfruttamento delle poche occasioni create: qualcosa sbagliamo noi, non gli altri. Quando parlo di responsabilità sia mie che della squadra, parlo proprio del fatto che non possiamo aggrapparci a nulla. Io dal punto di vista umano a questa squadra non posso dire nulla. Io sono abituato a fare l’operaio in questo sport, quando c’è una guida nuova cerco di fare al massimo quello che viene richiesto. Il percorso con il nuovo allenatore sicuramente sarà difficile e diverso, ma spero che il 2018 ci porti proprio a questo obiettivo. Dobbiamo essere per primi noi giocatori a capire cosa si è fatto di male e cercare di cambiarlo fin dai primi giorni del 2018.

 

 

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