News Mister Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)


Mister Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 7 dicembre, 2015 11:42 | by Hervé Sacchi

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Pro Vercelli, Foscarini : ‘Atteggiamento giusto, dobbiamo fare risultato’

PRO VERCELLI FOSCARINI CONFERENZA AVELLINO / VERCELLI  – La Pro Vercelli ha terminato poco fa l’ultimo allenamento prima di partire per Avellino. Al termine della seduta, mister Claudio Foscarini ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

 

Come sta la Pro? Bene. Lasciamo a casa Scaglia per un problema al ginocchio. Scavone è squalificato. Recuperiamo tutti gli altri, fra cui Gatto e altri che hanno avuto piccoli acciacchi. Sarà una grande battaglia: dobbiamo essere determinati e vigorosi. Avellino merita rispetto: subisce e fa tanti gol. Il nostro motto è ripartire, come risultato. Le prestazioni sono convincenti, allineate su quelle che sono le qualità e potenzialità. C’è l’atteggiamento giusto, dobbiamo ritrovare il risultato. Sennò c’è sempre qualcosa che non va. Dobbiamo cercare un risultato positivo.

Turnover? Sicuramente. Un po’ per necessità e anche a centrocampo ci sarà qualche cambiamento. Diversi giocatori hanno riposato sabato, altri sono sotto pressione. Scavone è uno di quelli, è squalificato e non ci sarà. Può rientrare Ardizzone che è in buona condizione. Matute ha riposato. Valuteremo le posizioni di chi è rientrato come Rossi e Castiglia. In tutti i reparti ci sarà qualche cambiamenti. Anche i laterali alti. Di Roberto e Mustacchio stanno giocando da diverse partite, uno dei due può anche essere alternato. L’importante è che cambiando l’ordine dei fattori, il risultato…cambi. Siamo contenti dell’atteggiamento. Dobbiamo muovere la classifica. Non credo alla casaulità e alla sfortuna. Se siamo mancati in qualcosa è perché abbiamo commesso qualche errore. Il risultato è solo una risultante di quello che facciamo: abbiamo bisogno di fare la prestazione. Se facciamo bene saremo gratificati dal risultato. Ci manca ancora qualcosina per essere la squadra che intendo io.

Tiro di Palumbo? Dobbiamo essere bravi a leggere le situazioni. Un gol non arriva mai per caso, anche al 90′. Ho fatto vedere ieri che c’era stata un’altra palla non chiusa, sul quale poi è arrivato Avenatti. Ci sono delle avvisaglie, che ti devono allertare. Lo deve capire l’allenatore e i giocatori. Talvolta queste avvisaglie non vengono recepite. Dieci minuti prima del gol c’è stato un cross, dopo il tiro. E ci è andata male.

Ad Avellino non sarà partita da fraseggio: Questa è una cosa importante, anche in fase di preparazione. A centrocampo serve qualità e quantità. Sarà una zona che riteniamo importantissima. Ad Avellino troveremo un campo caldo, visto che hanno bisogno di punti.

Come ad Ascoli? Attilio è un amico, abbiamo giocato assieme nel Montebelluna. Abita a pochi chilometri da casa mia. Per me però domani sarà una battaglia. Dopo lo abbraccerò, ma se posso fargli male, è logico…

Avellino come Ternana, davanti bene dietro meno? Hanno preso tanti gol ma segnano molto. Cosa temo di più? La reazione. Sono reduci da tre sconfitte consecutive. Devono dare la svolta. Temo le condizioni di reazione a livello ambientale. Il potenziale è buono, talvolta inespresso. E’ una gara da dentro o fuori. E’ una partita che ti fa perdere qualcosa o ti dà qualcosa.

Cagliari, sorpreso? Sinceramente sì. Conoscendo la realtà e l’allenatore mi sorprende. Rastelli dà una mentalità rabbiosa. Ne stavamo parlando anche stamattina. Una squadra di grande qualità, se non mette qualcosa a livello nervoso, non riesce a far risultato. Si vede meno in Serie A, ma è fondamentale in Serie B. Rastelli arriva dalla gavetta: l’Avellino era una squadra molto tosta. Strano che il Cagliari stia perdendo qualche colpo. Sottovalutato il Como? Sai benissimo che se manca l’aspetto nervoso inconsciamente non fai risultato. E’ il bello, o il brutto, di questa categoria.

Ragazzi dopo la Ternana? E’ logico che emotivamente ci sia voglia di riscatto. Dobbiamo trasformare delusione in energia positiva. Sarebbe improduttivo pensando alla frustrazione. Deve diventare energia. C’è delusione per il risultato ma certezza di una squadra che se la gioca fino alla fine. Abbiamo fatto cose positive. Soprattutto io e il mio staff dobbiamo dare una mano ai ragazzi.

 

 

 

 

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