News Mister Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)


Mister Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 25 febbraio, 2016 17:55 | by Hervé Sacchi

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Pro Vercelli, Foscarini: ‘Ci teniamo a fare bene per tifosi e societa’

PRO VERCELLI FOSCARINI CONFERENZA DERBY / VERCELLI – Vigilia di derby. Mister Foscarini ha parlato del derby. Ecco la conferenza prepartita.

 

PRO VERCELLI, FOSCARINI IN CONFERENZA PRE DERBY

 

Come sta la squadra? Abbiamo recuperato qualche giocatore. Fausto Rossi si è aggregato ieri. Vedo che è una partita molto sentita. Conosco altre tipologie di derby. Conoscevo derby di Vicenza e di Padova. Ora devo conoscere il derby tra Pro e Novara. Ci prepariamo bene. Quando c’è il derby non è solo la nostra partita. E’ la partita dei tifosi, della società, e quindi faremo il possibile per accontentare tutti.

Rossi? Sta abbastanza bene, ma non è al top. Io anche se non è al top e non ha i 90 minuti l’importante è che dia la disponibilità. Se viene in panchina può garantire all’allenatore di poter entrare anche due minuti dopo l’inizio. Sta bene mentalmente e fisicamente.

Vigilia lunga? Non mi sono mai piaciute questo genere di gare. C’è una vigilia da gestire. I giocatori vanno in fibrillazione, sta a noi se la temperatura è troppo alta o bassa. Dobbiamo gestire le situazioni, arrivare alle 19 con una carica giusta e un equilibrio. Sono fiducioso: la squadra ha trovato un equilibrio nella preparazione della partita. Sabato il risultato non è andato bene, qualche strascico ce lo siamo portato dietro, però i ragazzi sono stati bravi. Abbiamo fatto tanto di buono. Guardando la classifica e il risultato si vedono gli aspetti negativi, errori madornali che hanno condizionato, ma se riguardo la partita c’è stato tanto di buono. Così anche nelle partite precedenti. Sabato abbiamo avuto un approccio importante. Dopo ci siamo inguaiati da soli, però devo vedere che questa squadra sta crescendo. Abbiamo lavorato sotto quest’aspetto. E c’è fiducia.

Derby, meglio da sfavoriti? Il derby è bello giocarlo. Non ci sono favoriti o sfavoriti. Io ho fatto il derby da favorito e sfavorito. Conta quello che hai dentro. Non credo sia un vantaggio o svantaggio. Ci sono 14 punti di differenza, ma se vediamo il girone di ritorno abbiamo quasi lo stesso percorso negativo. Loro sono più avanti. Andiamo ad affrontare una squadra importante che però ha qualche problemino. Ce l’abbiamo anche noi qualche problemino. C’è un bivio davanti a noi, che può portare qualcosa di importante.

Derby d’andata? L’ho visto in televisione. Io sono arrivato qui dopo il derby. Non sono arrivato solo ed esclusivamente per quella partita.

Impressione? Avevo sentito ambiente e tifosi. Mi avevano parlato di una partita non giocata. Non l’avevo vista così male. Quando sei reduce da un periodo negativo sei contratto, il gioco fa fatica. C’era un tifo importante e sentita e quando vieni da un momento negativo le soffri. Se la partita finiva in pareggio non sarebbe stato un risultato ingiusto. Quando si vive questi momenti, giocare bene e aperti diventa difficile. Dobbiamo stare attenti. Veniamo da un momento difficile e i ragazzi ne possono risentire. La gestione di questa partita diventa importante. Non si gioca per i tre punti, ma anche per i tifosi, la società e poi sì anche la classifica. Ma questo non deve diventare una responsabilità così grossa.

Poi ci sono altre partite? Un mal di testa alla volta… Questo è il primo, poi arriverà Vicenza e Pescara. Ci teniamo a fare bene come si aspettano. Nel calcio ci sono momenti belli e meno belli, e difficili. Questo non è difficile, ma è sentito. Può esserci un risultato positivo o negativo: l’importante è uscire dando una pacca sulla spalla ai giocatori. I tifosi sanno capire una sconfitta quando la squadra ha dato tutto. Bisogna dare tutto e il massimo. Se poi il Novara è stato più bravo, pazienza, ma noi dobbiamo dare tutto. Questo lo sappiamo e lo trasmettiamo noi, e lo sanno anche i tifosi.

Presidente ha ricordato l’importanza del derby? Io vengo da fuori, non ho precedenti e ho vissuto la settimana in un certo modo. I tifosi mi hanno detto “mi raccomando”. Si dimenticano la classifica e il blackout con l’Entella. C’è una storia dietro, particolare. C’è il nome di Piola che accomuna. Io sono arrivato qui anche per questo derby perso. Alla presentazione mi è stato subito detto di Novara, ho capito che era una cosa sentita. Il presidente ci tiene ed è dir poco, mi chiama ogni giorno.

Giocatori fuori forma? Un giocatore ha una forma fisica e una mentale. Quando lui non sta bene perde in lucidità. Si sa che sabato scorso avevamo certi giocatori recuperati nella parte finale. Però in quel momento e in quelle circostanze, sfociate in episodi negativi, non li valuto per mancanza di attenzione o condizione. E’ importante in B stare bene, ma è determinante la testa. Devi essere sul pezzo, la concentrazione sempre. Io ero preoccupato della gara con l’Entella perché tra primo e secondo tempo non vedevo cose fatte bene. Ero preoccupato che calasse la tensione. Questo non c’entra con la forma. La cosa più difficile è che il giocatore esegua dei compiti in maniera più superficiale. Questo mi fa paura, non l’aspetto fisico. In sei partite abbiamo avuti cinque giocatori espulsi. Questo è un dato di fatto, siamo la seconda squadra in Serie B che ha più espulsi. Ci supera solo la Salernitana. Sono tanti, per una squadra che non è cattiva. Vado a vedere i report della Serie B: non siamo una componente aggressiva che sfocia in queste espulsioni. Manca il mestiere di giocatori. Non si compra: lo si fa o lo si dice, devono essere bravi a metterli in pratica. Ci sono giocatori che hanno esperienza: in quel caso conta la malizia. Talvolta manca e lo paghiamo a livello di ingenuità. Se fossimo una squadra cattiva lo capirei.

Squadra che ha perso tanto in casa? Abbiamo perso troppo in casa. Abbiamo delle punte eccellenti di intensità e a volte ha punte negative. Credo che abbiamo un parametro da equilibrare. Facciamo primi tempi eccezionali e poi caliamo. Io lavoro affinché ci sia equilibrio per gestire meglio il primo tempo e anche per non rimanere in inferiorità nel secondo tempo. Siamo una squadra che può vincere o perdere, ma anche portare a casa qualche pareggio. O vinci o perdi, è come fare primo tempo fantastico e un secondo tempo pessimo. Ci sono giocatori che hanno mentalità importante e serviranno per trovare l’equilibrio.

Fine gara rigore su Scavone. Ha protestato solo lui: Io faccio vedere ai ragazzi le due fasi in video e anche gli atteggiamenti e comportamenti, nostri e degli altri, su fallo, un gol non dato, sull’enfasi di un rigore. Alcune volte manchiamo. Talvolta siamo ingenui. Ci sono squadre che per un fallo non dato, fanno un capannello attorno all’arbitro.

Capitano ha questo ruolo: C’è l’arbitro che una volta accettava solo il capitano. Quando viene fatto nel modo giusto, l’arbitro accetta qualsiasi persona. Anche quello più vicino. Non credo che la fascia abbia questo compito. Il vero leader lo crea il gruppo, non la fascia. I leader sono innalzati dai giocatori. Io voglio coltivare più riferimenti, non un riferimento unico. Ho la sensazione che due o tre giocatori arrivati da poco facciano crescere altri giocatori che ne hanno bisogno. Sta uscendo dal guscio qualche giocatore che aveva bisogno di essere sostenuto.

 

 

 

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