News Mister Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)


Mister Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 4 marzo, 2016 17:59 | by Hervé Sacchi

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Pro Vercelli, Foscarini: ‘Dobbiamo incutere timore’

PRO VERCELLI FOSCARINI CONFERENZA PRE PESCARA / VERCELLI – Vigilia di campionato per la Pro Vercelli. Le bianche casacche hanno da poco terminato l’allenamento di rifinitura. Al termine della seduta ha parlato mister Foscarini in conferenza. Ecco le sue parole.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA DI FOSCARINI PRE PESCARA

E’ un’altra partita importante con una squadra che viene da un momento particolare. Non so se sia malata questa squadra. Credo che abbia “un leggero raffreddore” ma non guardo solo i risultati, ma anche le prestazioni. Magari non fanno gol come prima. Stanno attraversando un periodo diverso, che è fisiologico. Se si guardano le prestazioni possono fare male in qualsiasi campo. Speriamo che però domani portino avanti questa convalescenza.

Assenza Lapadula? Per loro è importante, ma giocheranno comunque in 11. Abbiamo bisogno di un’altra gara tonica e vigorosa. A Vicenza abbiamo fatto un’ottima prima parte. Dobbiamo dare continuità e vedere l’atteggiamento di Vicenza, anche nella sofferenza che abbiamo provato nel secondo tempo. Dobbiamo fare un’altra partita molto intelligente. Qui abbiamo un baricentro alto, domani dobbiamo stare attenti perché riescono a ribaltare l’azione. Il comportamento delle ultime partite non credo sia molto redditizio. Dobbiamo interpretarlo nella maniera giusta. Dare campo agli avversari vuol dire farsi male da soli.

Dubbi sugli 11? No, ma mi riservo di pensare. Ho la formazione in testa ma non mi piace dare per scontato. Mi faccio paura aver la formazione in testa da tre giorni. Non voglio dare per scontato nulla e dunque ci penserò fino all’ultimo.

Cocco in campo? Credo che possa partire lui dal 1′. Sta vivendo un momento particolare, non è stato convocato nelle ultime gare. Ma quando ti trovi in queste situazioni c’è voglia di riscatto. Può essere pericoloso. Ma hanno una fisionomia importante: ricercano ossessivamente il gol. Quando non riescono per vie centrali, vanno bene sugli esterni. Dietro? Magari hanno la coperta corta quando si sbilanciano, ma questo tipo di atteggiamento ha pagato il più delle volte. Sappiamo che quando attaccano, e domani lo faranno, avranno 6-7 giocatori sopra la linea della palla. Dobbiamo sfruttare questa occasione.

Ritmi per la terza partita della settimana: E’ così per tutti. Abbiamo la necessità di trovare, per DNA, di intensità. E’ difficile fare la terza partita della settimana con questa componente. Domani, per tante ragioni, puoi perdere un po’ di freschezza. Per questo deve essere una partita intelligente. Non parlo di equilibrio, non mi piace. Dobbiamo trovare un “equilibrio instabile”, senza palla compatti non remissivi ma intelligenti e invece propositivi e sfrontati quando abbiamo la palla. Dobbiamo incutere timore agli avversari. Sarà la terza partita.

Acciaccati? Non sono al 100% ma sono convocati e hanno recuperato dai malanni e dai problemi. E anche Rossi, sicuramente. E’ lui quello che dovrebbe stare meglio.

Mustacchio? Ha avuto qualche problemino nelle precedenti settimane.

Sacrificato nel 3-5-2? E’ un giocatore che può giocare come punta davanti, perché ha l’indole di attaccare lo spazio. Ma negli anni precedenti ha giocato laterale. E’ un giocatore che si può adattare in questo modulo. Ha più chance di giocare. Non è escluso. Può giocare come punta o come esterno. Ci sono più soluzioni. Valutiamo. Continuare con questo modulo penalizza gli esterni che abbiamo in rosa come Sprocati e Forte, che però ha già giocato davanti. Devo valutare il momento. La squadra ha una certa confidenza e sicura. Coly sta rientrando, Bani esce, Legati è reduce da un infortunio. Devo valutare, penalizza qualcuno ma compatta meglio.

Forte? Io lo vedo ogni giorno. Avrà i suoi spazi. Alla sera, penso alla squadra come si sono comportati i giocatori.

Marchi? Ci sono annate particolari. Ho avuto tanti attaccanti con me che prima non avevano segnato e sono venuti da me e sono diventati cannoniere. Altre volte ci sono annate illeggibili. L’attaccante deve fare tante cose: sacrificarsi, mettersi a disposizione della squadra. E’ chiaro che se non segni è difficile. Io vedo l’impegno e il lavoro. Non posso muovergli delle critiche: vedo la convinzione e i movimenti che fa. Magari non siamo stati bravi noi a sostenerlo. Sono andato a vedere gli scout dell’anno scorso: l’anno scorso segnava magari alla prima occasione, quest’anno non è così. Ma non può arrivargli solo un’opportunità. Viene poco sostenuto. Talvolta è anche troppo generoso. Deve trovare la medicina del gol, che cambia il percorso e la strada.

Quota 50 o più bassa? Mi piacciono i numeri ma non guardo alle tabelle. Potrebbe bastare anche meno per i punti che hanno le squadre. Non molto meno. Magari 47-48 punti per stare fuori dai playout vedendo anche come si stanno comportando le squadre dall’inizio del girone di ritorno. Il Como fa le prestazioni, mette in difficoltà chiunque ma per alzare la media salvezza c’è bisogno di vittorie. E dietro, anche la Pro Vercelli,

Chi è la più pericolosa? La Pro Vercelli (ride, ndr). Io ho grande fiducia della mia squadra, non voglio parlare delle altre. Il Como che è ultimo sta dando segnali importanti. Ci sono squadre che a gennaio e febbraio sono morte. Speri sempre che non regalino punti. Adesso è vivo. Chi incontra il Como può tranquillamente perderci. In questo momento vuol dire che il campionato è regolare. Non c’è una squadra materasso.

 

 

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