News Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)


Claudio Foscarini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 20 novembre, 2015 17:47 | by Hervé Sacchi

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Pro Vercelli, Foscarini in conferenza: ‘Dobbiamo farci un regalo’

PRO VERCELLI FOSCARINI CONFERENZA COMO / VERCELLI – Terminata da poco la rifinitura pre Como. La Pro Vercelli ha provato gli ultimi schemi e si prepara così ad affrontare la gara di domani contro la formazione lariana. Al termine dell’allenamento ha parlato, come da tradizione, mister Claudio Foscarini. Ecco le sue parole.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA DI FOSCARINI ALLA VIGILIA DELLA GARA COL COMO

Formazione? Anche in settimana ho provato giocatori in ruoli diversi. Ho portato un difensore a centrocampo, Bani sull’esterno. Faccio delle riflessioni. Vedo se cambiare o se continuare. Devo sperimentare e trovare alternative. I ragazzi lo sanno. La notte porta consiglio, anche se magari ho già deciso. La cosa importante è , al di là delle variazioni, la partita di domani. Credo che, rispetto al Livorno, possano essere più imprevedibili. Hanno fame di risultati. Vengono qui per dare il massimo. E anche per il cambio di allenatore è una partita più complicata di altre.

Che Pro Vercelli troverà il Como? Sarà complicata anche per loro la gara. Le stesse componenti di imprevedibilità e agonismo dobbiamo averle anche noi. Anche qualcosa di più, perché giochiamo in casa. Domani vale sei punti la gara, non solo tre. Valutando la squadra in queste partite credo che abbiano una classifica bugiarda: hanno creato molto, molto offensiva e anche sfortunata nella gara col Pescara. Diventa una partita bella e difficile, ma da vincere. Noi poi abbiamo la necessità di uscire da questo periodo che non è stato negativo, ma siamo un po’ in purgatorio. Non siamo all’inferno ma non siamo nemmeno in paradiso. Dobbiamo uscire dalla zona grigia. Si esce con le prestazioni e con i risultati. Spero sempre di trovare un filotto di partite importanti. Domani è una nuova prima tappa. Prossima settimana dovremmo avere Castiglia e Ardizzone. Non so se ci saranno a Salerno, ma già allenarsi in squadra sarà un passo in avanti. Rossi farà qualcosa con la palla e in gruppo a partire dalla prossima settimana.

Ultima spiaggia per il Como, non per la Pro? Quando ci si trova in queste situazioni si tirano fuori certe risorse. Loro sono messi in questa maniera, ma anche noi dobbiamo tirare fuori queste risorse. Non bisogna finire all’inferno per trovare la fiammella per uscire dal momento. Non stiamo affogando ma qualche appiglio dobbiamo trovarlo lo stesso.

Dipende dal carattere dei giocatori… : Penso sempre di trovare ogni giorno giocatori diversi. Guai se non fosse così. Credo che possano migliorare di giorno in giorno. E anche loro credo e spero possano trovare un allenatore che cambi di giorno in giorno. Credo che anche solo dello 0,1 % possano migliorare. Sarà una mia fantasia, ma credo che possa esserci.

Molti ex giocatori parlano bene di lei… : Prima di tutto c’è sempre un rapporto. Al di là del giocatore che può giocare o meno. Stabilire il rapporto è una mia priorità. E’ vero che c’è un risultato da conseguire, ma la mia priorità è cercare di far crescere i ragazzi. Questa è la gratificazione più grande. A Vercelli mi hanno chiamato per la salvezza, ma la mia gratificazione a livello umano è aver potuto trasferire ai ragazzi qualcosa sul lato umano. Soprattutto sulle cose che mancano a livello di convinzione. Le interviste mi gratificano.

Ringraziamento per il compleanno? Sono rimasto sorpreso perché Facebook non so neanche cosa sia. Mi fa enormemente piacere. Questa simpatia, è reale finché ci sono i risultati. Domani perdo e sarò . Ieri l’ho chiesto ai ragazzi. Ci siamo riuniti, abbiamo festeggiato e brindato. Ho detto che ci dobbiamo fare un regalo. Non deve essere un regalo al mister, ma un regalo al gruppo. Sarebbe coronamento della settimana. Vedo che si sta costruendo qualcosa. Abbiamo bisogno di conferme.

Impressione della città? Ho parlato con un amico e ho detto che non la conosco. La sensazione è che è a misura d’uomo. Mi trovo a mio agio. I toni sono calmi, senza eccedere. La città è tranquilla, moderata. Fa anche parte del mio carattere. Mi trovo bene, mi sembra l’habitat naturale per un allenatore. Però non la conosco, non l’ho ancora frequentata. Vorrei vedere tante cose, voglio conoscere luoghi e persone. Sono un po’ in clausura. Campo casa e casa campo.

 

 

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