Gianluca Grassadonia (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 25 agosto, 2017 12:54 |
by Carlo Felice Balduzzi
Pro Vercelli, Grassadonia in conferenza: “Ce la giocheremo a viso aperto”
PRO VERCELLI CONFERENZA GRASSADONIA PRE FROSINONE / VERCELLI – Prima conferenza stampa pre-partita per mister Gianluca Grassadonia. Il tecnico della Pro Vercelli, al termine della rifinitura di questa mattina, ha parlato davanti ai cronisti. Ecco cosa ha detto alla vigilia del match di Serie B contro il Frosinone. A margine della conferenza è intervenuto anche il presidente Massimo Secondo, che ha chiarito alcune situazioni di mercato.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA DI GRASSADONIA IN VISTA DEL FROSINONE
GIANLUCA GRASSADONIA
Noi abbiamo sempre fatto sul serio, fin dall’inizio ci abbiamo messo tutto quello che avevamo, dopo 40 giorni di lavoro adesso la squadra sta crescendo sempre più. Arriviamo con grande voglia, spirito e determinazione, affrontiamo quella che potrebbe essere la prima della classe e che potrebbe non sfigurare nemmeno in Serie A, visto che ha grandi giocatori di esperienza. Alla vigilia si cerca di curare tutti i possibili particolari, poi c’è la partita e l’avversario. Noi siamo ancora un cantiere aperto, cercheremo di capire ciò che possiamo da fare e ce la giocheremo a viso aperto: non è nelle mie corde accontentarmi, sappiamo quella che è la loro forza, conosciamo i nostri e i loro limiti. Vives è convocato, vedremo se e quando farlo entrare in campo, è un po’ in ritardo nella preparazione. Io sono una persona chiara e limpida, preferirei evitare chiacchiericci inutili: con Bianchi non c’è assolutamente stato alcun litigio, a volte mi è capitato di discutere con qualche giocatore, con lui nemmeno. Rolando per me era un giocatore importante, lui fin dal primo giorno mi ha detto di avere dei dubbi per quanto riguardava il discorso tecnico, ho cercato di dargli fiducia anche in Coppa Italia. Ho bisogno di gente convinta al mille per mille, chi non è convinto ha ancora qualche giorno per cambiare aria. Stesso discorso per Vajushi, ho bisogno di persone che sposino il progetto e che ci siano con la testa, in caso contrario non posso farli scendere in campo. Io penso che in questo sport ci sia poco da inventarsi, al momento non siamo strutturati per giocare in modo diverso da quello per cui stiamo lavorando. Per metabolizzare un modulo ci vuole del tempo, noi dobbiamo ancora crescere sul modulo che stiamo implementando. Stiamo cercando di curare i minimi dettagli, in questo momento non siamo pronti per passare al 4-3-3 e cambiare struttura.
MASSIMO SECONDO
Sulla vicenda Bianchi e Vajushi mi sento di ribadire che le scelte tecniche le fa l’allenatore e l’allenatore ha piena stima da parte della società. La prima cosa che cerchiamo nei giocatori è la voglia di dare il 110% per la maglia e per i tifosi. Per Messias la FIGC aveva approvato il tesseramento, poi la Lega B non lo ha approvato. Questa cosa ci ha destato un po’ di perplessità, ma noi rispettiamo le disposizioni, quindi non abbiamo inoltrato ricorso. Poi Messias ha chiesto di continuare ad allenarsi con noi, secondo noi merita una chance tra i professionisti e abbiamo ritenuto di continuare a dargli questa possibilità. Poi lui come giocatore ha ritenuto di fare ricorso, prossimamente saprà quando verrà discusso. Se avrà esito positivo noi saremo lieti di tesserarlo, se no lui deciderà liberamente cosa fare. Noi seguiamo le regole della Lega, io sono d’accordo che la Lega B debba privilegiare i giocatori italiani ed europei, è la filosofia del campionato, questo non è un tentativo di aggiramento della norma. Il ragazzo capisce di avere i mezzi tecnici per potersi giocare una chance nei professionisti ed è comprensibile che lui voglia provare il ricorso. La norma si presta a due differenti interpretazioni, mi sembra comprensibile che il ragazzo voglia fare ricorso, ha dimostrato anche sul campo di potersi giocare una chance. Bianchi e Vajushi al momento sono ancora giocatori della Pro Vercelli, se ci chiederanno di andare via valuteremo il da farsi sul mercato, c’è ancora una settimana. Sono più che altro scelte loro, non della società: noi abbiamo scelto un allenatore, che ha un suo modo di giocare e i giocatori bisogna che lo seguano fino in fondo, noi lo sosteniamo totalmente. Noi qui vogliamo che ci si metta l’anima, se uno non se la sente perchè ritiene di non trovare le condizioni psicologiche o altro può andare dal DS e chiedere di andare via, se no sta qui e si adegua alle scelte dell’allenatore. Io ho grande rispetto dei nostri tifosi, sono una componente fondamentale per vincere al Piola. Bianchi senza dubbio ci ha dato una mano l’anno scorso ed è giusto che i tifosi gli vogliano bene, così come vale per diversi suoi compagni. Noi dobbiamo però mettere l’allenatore nelle condizioni di lavorare al meglio, io sono convinto che una squadra come la Pro non si salvi con i singoli talenti, ma ci salviamo tutti insieme, fino ad arrivare a cinquanta a fine campionato. Non c’è spazio per chi è fuori da questa logica. Le mie valutazioni non sono mai tecniche, ma di impostazione generale, andiamo avanti per questa strada. Curci è un nome superato, abbiamo parlato e ragionato con lui e capito che per diverse ragioni non eravamo fatti l’uno per l’altro. Noi abbiamo fatto un investimento su Nobile, noi crediamo che sia un ragazzo di prospettiva importante: la valutazione che abbiamo fatto è che serve un altro portiere affidabile per supportare un ragazzo molto giovane. Se troviamo un profilo che fa per noi lo andremo a prendere, ma non per forza, non è venuta meno la fiducia in Nobile, abbiamo piena fiducia nel ragazzo su cui vogliamo puntare. Avere un altro portiere potrebbe aiutare tutti, lui compreso. Curci non si è rivelato idoneo, questa cosa è stata data come fatta quando ancora non era fatta. Cacia è fuori dal progetto tecnico dell’Ascoli, per ragioni puramente economiche non credo che sia un profilo adatto per la Pro Vercelli. Noi oggi abbiamo una rosa numericamente e qualitativamente valida, poi ovvio che se ci saranno delle uscite o delle opportunità negli ultimi giorni di mercato noi cerchiamo di essere sempre attenti e farci dei ragionamenti. Adesso ci dobbiamo concentrare sulla partita di domani sera.
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