News Vito Grieco (Foto Ivan Benedetto)


Vito Grieco (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 23 maggio, 2019 15:18 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Grieco in conferenza: “Grande emozione, grazie a tutti”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA GRIECO / VERCELLI – Prima dell’allenamento pomeridiano, mister Vito Grieco è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco, dunque, le parole del tecnico della Pro Vercelli.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER VITO GRIECO

VITO GRIECO

C’è molta emozione ed è giusto farlo adesso. Sono sei anni che sono qui, sono tanti. Oggi voglio fare questa conferenza per chiudere il cerchio di questa annata molto importante. Prima di iniziare, voglio ringraziare il Club Forza Pro che mi ha regalato una bellissima sciarpa. Non a caso oggi sono qui con me Germano e Mammarella, che fin da subito hanno sposato la causa. Parto dalle ultime due partite dello scorso anno di Serie B: eravamo quasi retrocessi, ma di quel gruppo c’erano già Umberto e Carlo. Avevamo fatto due buone partite con Ternana e Cittadella, e all’ultima avevo lasciato a casa diverse persone, non stavamo andando in vacanza. Mammarella non poteva giocare a Cittadella perché non stava ben: la partita non aveva valore, ma lui ha preso antibiotici e ha giocato. Da queste cose si capisce lo spessore di un uomo e di un calciatore. Anche quest’anno lui e Germano hanno giocato anche se non erano in condizione di farlo: lo fanno per la maglia gloriosa che indossano e perché è nato un rapporto vero tra di noi, oltre alla responsabilità per la tifoseria e la società. In questi anni certi valori si sono persi, ma loro li conservano intatti: li ringrazio per tutto quello che hanno fatto in stagione, loro e gli altri vecchi e giovani che si sono messi a disposizione. Sono i vecchi che quest’anno si sono messi a disposizione dei giovani. Germano e Mammarella non c’entrano nulla con la Serie C, umanamente e calcisticamente. Prendere per la prima volta una prima squadra non è facile, ma loro mi hanno agevolato il compito: li ringrazio di cuore. Per quanto riguarda questa annata anomala, il bicchiere non è mezzo pieno o mezzo vuoto, abbiamo riempito una bottiglia. La ciliegina sulla torta poteva essere il passaggio del turno con la Carrarese: avremmo meritato, ma non siamo riusciti a chiuderla. Abbiamo fatto una grande prestazione, ma non siamo riusciti a vincere. Nello spogliatoi non abbiamo avuto problemi, abbiamo sudato la maglia per 95′ in tutte e 40 le partite. Abbiamo lavorato benissimo, compresi gli ultimi due allenamenti: queste sono cose che mi fanno emozionare. Su 25 magari 2 o 3 sono scontenti, ma gli altri 21 sono contenti. Con i nostri pregi e i nostri difetti, abbiamo sempre dato tutto. Ricordiamoci che venivamo dalla retrocessione, ma l’abbiamo dimenticata subito dal 10 luglio lavorando sodo. All’inizio erano tutti sul mercato, quindi non sapevo chi avrei guidato. Poi il campionato è iniziato dopo e abbiamo giocato ogni tre giorni. Voto alla nostra stagione? Direi 11. Nei playoff abbiamo fatto due prestazioni esemplari. Chiedo scusa per la prestazione con la Juventus e per i primi tempi con Pistoiese e Olbia. Siamo partiti dopo 120′ con il Brescia in Tim Cup, eravamo 12 o 13 più tanti giovani: ma già da quello avevo capito che la squadra era con me, la sentivo mia. Il gruppo a volte nasce senza saperlo, lo si sente a pelle. Per quanto riguarda i playoff: avevo garantito alla società che avremmo fatto grandi partite e che sarebbero stati gli altri a preoccuparsi di affrontarci. Ed è stato così. Noi abbiamo giocato con l’Alessandria domenica sera e il mattino stesso dovevamo fare allenamento: l’ho tolto e ho convocato la squadra per fare un discorso. Dopo poche parole erano pronti per scendere in campo. In quel momento è riscoccata la scintilla per fare qualcosa di magico. A quel punto li ho salutati e detto di presentarsi alla sera alle 19-19.15- E si sono presentati. Il rapporto che c’è stato tra di noi, quello che abbiamo fatto, è stato fantastico. Ringrazio la stampa, il Direttore e il Presidente per l’opportunità di farmi allenare una società importante. Abbiamo avuto vedute diverse, ma fanno parte del gioco: non mi hanno mai messo in discussione. Abbiamo fatto un anno molto bello. Ringrazio anche tutti i miei colleghi delle altre squadre, che hanno sempre detto che siamo stati fastidiosi da affrontare: è un gran complimento. E ringrazio mister Baldini, che ha fatto i complimenti sulla mia persona: li ricambio molto volentieri. Il Direttore e il Presidente non si sono mai permessi di consigliare delle scelte tecniche, li ringrazio molto. E poi sono contento per aver fatto crescere dei ragazzi del nostro settore giovanile: solo un pazzo come me poteva lanciarli. Gerbi dopo sei mesi è stato ceduto alla Juventus, qualcuno ha giocato molto come Sangiorgi e Iezzi, altri hanno avuto meno spazio. Ma hanno fatto tutti molto bene. Grazie anche ai miei collaboratori, che mi hanno sempre aiutato. Se ho preso una macchina che era 100, ora si lascia un patrimonio vero: di giovani e vecchi importanti. Oggi la lasciamo a 1000. Può essere un saluto di addio, il 30 giugno scade il mio contratto. Lo dico con il sorriso sulle labbra, non c’è polemica: fa parte del calcio, ci possono essere cambiamenti. Se non c’è stato il rinnovo, vuol dire che al 99% è chiuso. Il mio pregio è la sincerità, così come il mio difetto. Ne farò tesoro.

UMBERTO GERMANO

Volevo ringraziare il mister: quando senti la sua fiducia dal primo giorno, quella è una marcia in più. Grazie per tutto l’anno, per avermi schierato anche quando non stavo bene. Grazie davvero di tutto. Io ho due anni di contratto, quindi non è un addio per me. Poi può succedere di tutto, ma sono ancora legato a questa società. Se ci dovesse essere qualche offerta, la valuterei. Poi si vedrà.

 

CARLO MAMMARELLA

Riparto da quest’estate. La voglia di ripartire era poca, per la retrocessione e per le incertezze. Dentro di me percepivo qualcosa di bello, perché avevo conosciuto il mister nei mesi precedenti. Ha dei valori veri e la voglia di ripartire è cresciuta allenamento dopo allenamento. Il merito di aver riportato entusiasmo è tutto suo, in un gruppo spento. Il più grande ringraziamento che posso fargli è quello di aver portato nello spogliatoio dei valori che nel calcio non ci sono più e che sono fondamentali. Sono cresciuto come uomo e come calciatore. Il mister ci ha avvisati poco fa di venire qui, non era preparata. Futuro? La situazione può sembrare anomala dopo un anno così, io il mister lo terrei. Ma aspettiamo le decisioni societarie e poi vedremo.

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