Pro Vercelli, Legati: “Frosinone? Esame importante per noi”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA ELIA LEGATI / VERCELLI – Conferenza stampa di metà settimana in casa Pro Vercelli. A prendere la parola a pochi giorni dal match con il Frosinone è stato Elia Legati. Ecco riportate di seguito le sue parole.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI ELIA LEGATI
Come procede l’avvicinamento all’esordio in campionato? Il clima è quello di una squadra conscia di un appuntamento importante che sta arrivando. Non vediamo l’ora di iniziare, allenarsi senza l’adrenalina che porta il campionato non è bello. Siamo pronti, speriamo di essere all’altezza: la squadra ha lavorato bene, stiamo piano piano facendo meglio quello che il mister ci chiede. Partiamo con fiducia.
Mister Longo? Quando è uscito il calendario il pensiero è andato subito a mister Longo: ma dobbiamo affrontare il Frosinone, una squadra costruita per vincere il campionato. Lo saluteremo con affetto, sarà un piacere rivederlo: qui ha fatto molto bene.
Favorite per il campionato? Come favorita dico il Frosinone, la vera sconfitta dello scorso campionato: poi vedo bene le tre retrocesse e il Parma, che si sta rinforzando molto. Se il Parma prende Matri, uno che sposta gli equilibri, sarà la candidata numero uno.
Pro Vercelli? La Pro Vercelli viene sempre messa tra le ultime, negli ultimi anni ci ha portato bene: a nomi, è normale che noi, il Cittadella e altre veniamo messi in fondo. Sarà un campionato in cui ci sarà da lottare e soffrire, senza mai perdere l’equilibrio: siamo pronti. Se non hai la consapevolezza di soffrire, rischi: guardate per esempio il Trapani l’anno scorso.
Esame con il Frosinone? Quello di sabato è sicuramente un esame per noi: è la prima partita. Poi ci sarà da lavorare, che l’esame venga superato o meno. Il Frosinone è una squadra molto forte.
Critiche? Leggo poco queste cose: è normale che essendo partiti due difensori e il portiere, dietro ci sia da lavorare di più. L’anno scorso non abbiamo preso molti gol, avevamo una grande solidità difensiva. Bisogna migliorare in tutti i reparti. Nel calcio moderno non ha senso parlare di reparti, tutti devono collaborare: gli attaccanti non devono fare solo gli attaccanti e così via. L’organizzazione, la compattezza e la fiducia nei meccanismi difensivi sono fondamentali.
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