Moreno Longo in conferenza (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 4 novembre, 2016 13:20 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Longo in conferenza: “Migliorare l’atteggiamento”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA LONGO / VERCELLI – Terminata la seduta di rifinitura, mister Moreno Longo è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli alla vigilia del match contro il Carpi.
LA CONFERENZA STAMPA DI MORENO LONGO ALLA VIGILIA DEL CARPI
Atteggiamento diverso? Questo è stato il tema della settimana e sono convinto che la squadra abbia recepito il messaggio. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: i ragazzi sanno cosa abbiamo sbagliato e cosa bisogna fare per migliorare. In ogni stagione capitano questi momenti, dobbiamo essere bravi a fare in modo che capitino con poca frequenza. La giovane età del gruppo porta a questi alti e bassi, ma bisogna crescere velocemente.
Che partita si aspetta con il Carpi? Mi aspetto una partita molto fisica, con ritmi molto alti: ci sarà bisogno di grandi letture da parte della nostra squadra. Conosciamo bene il Carpi, sembra ti facciano palleggiare e gestire la palla e poi colpiscono. Bisogna dimostrare maturità nel leggere la gara.
Come sta la Pro Vercelli? La Pro Vercelli sta bene, arrivando da una brutta prestazione c’è voglia di riscattare subito la brutta partita di Bari: vogliamo mettere in pratica ciò che ci siamo detti. Ebagua è a disposizione, anche se in settimana ha saltato tre allenamenti.
Dire che la Pro deve salvarsi può essere un limite? Dire che la Pro Vercelli si deve salvare non può essere un limite: una squadra che si deve salvare deve capire che ogni partita va disputata come se fosse una finale. Il carattere di Legati, Ardizzone e Palazzi è da prendere d’esempio: sono tre guerrieri, ce l’hanno nelle corde. Tutti gli altri devono capire che per diventare ottimi giocatori devono sporcarsi le mani: questa è la base per vincere le partite, a qualsiasi livello. Prima capiamo che ogni partita è una battaglia e meglio è. I tre giocatori che ho citato sono degli agonisti, gli altri devono diventarlo. Dobbiamo migliorare molto, su 20 gol ne abbiamo regalati 11.
Germano ancora a centrocampo? Germano nasce attaccante esterno, diventa mezzala e poi terzino: se chiedete a lui, il suo ruolo naturale è quello di mezzala destra. Non è Longo che si inventa Germano a centrocampo, così come non mi sono inventato Mustacchio quinto di centrocampo: se lo fa Allegri con Cuadrado è un genio, se lo fa Longo a Vercelli sbaglia. Queste situazioni servono a poco all’ambiente. Forse potevamo avere due punti in più, ma siamo in linea con i programmi: la piazza deve avere equilibrio nei giudizi; l’unione fa la forza, non siamo fenomeni quando vinciamo e non siamo scarsi quando perdiamo.
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