Pro Vercelli-Novara, le interviste post-partita
PRO VERCELLI NOVARA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Novara: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-NOVARA, LE INTERVISTE POST-PARTITA
MASSIMO SECONDO
Credo che oggi meritassimo di vincere, con un paio di gol di scarto. Nel primo tempo abbiamo dominato, il Novara non è mai stato pericoloso. Nella ripresa il ritmo è calato e Nobile ha fatto una grande parata, ma anche noi abbiamo avuto tre o quattro occasioni da gol. Complimenti al mister che ha preparato benissimo la partita: giovedì ho visto l’allenamento ed ero molto fiducioso. La vittoria non è arrivata veramente per un soffio. Ricordiamoci anche le difficoltà in cui queste partite vengono preparate: Grieco sta dimostrando di essere molto bravo. Stasera hanno fatto tutti bene, dal più giovane De Marino al più anziano Schiavon. De Marino aveva già giocato, ma oggi contro Cacia ed Eusepi ha dimostrato di essere molto forte: loro sono tra gli attaccanti più forti della categoria. Quindi nota di merito per la partita superlativa di De Marino, ma da adesso deve dimenticarla e concentrarsi sulle prossime partite. Il mister ha fiducia in lui e lui l’ha ripagata: ha la testa sulle spalle. L’ingiustizia che abbiamo subito, insieme ad altre cinque squadre, è evidente a tutta l’Italia, è stata una porcheria. La gente l’ha capito: nello sport italiano ci sono alcuni rapporti di amicizia che prendono le decisioni senza preoccuparsi della gente, dei giocatori e delle società. Credo che varrebbe la pena interrogarsi perché può succedere che una porcheria come questa venga portata avanti senza che nessuno intervenga. Ma ora pensiamo al campo: da un lato sono arrabbiato per il pareggio e dall’altro soddisfatto per la prestazione dei ragazzi. Ora pensiamo a mercoledì, quando giocheremo con l’Arezzo. Inoltre, credo che la nostra richiesta di diluire i recuperi cada nel vuoto: quindi giocheremo ogni tre giorni.
VITO GRIECO
Ai punti meritavamo noi, perché il nostro primo tempo è stato superiore al loro secondo. Abbiamo creato occasioni e siamo stati bravi a passare in vantaggio, ci stava anche più di un gol di scarto. Abbiamo giocato in maniera giusta ed equilibrata, sono contento. Nella ripresa ho fatto entrare due attaccanti, con due ali in campo e Germano terzino: volevamo provare a vincerla. Siamo stati un po’ troppo frettolosi, ma oltre al cuore ho visto anche ottime giocate. E poi vorrei sottolineare le prestazioni dei giovani, che hanno fatto molto bene. Schiavon? Veniva da un periodo no, mentale più che fisico: l’ho visto bene in allenamento e l’ho buttato dentro. Spero sia un inizio per lui, mi serviranno tutti gli elementi della rosa. De Marino ha fatto molto bene, così come Gerbi quando è entrato in campo. Siamo stati bravi nella preparazione, nei 70 metri: poi per un puro egoismo e troppa precipitazione abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. Abbiamo sbagliato le scelte, non c’è stato l’egoismo dell’attaccante.
WILLIAM VIALI
Abbiamo fatto fatica soprattutto nei primi 25′: loro giocavano sulle seconde palle, queste partite sporche ci penalizzano. Poi abbiamo sistemato qualcosa, siamo cresciuti già nel primo tempo e abbiamo meritato il pareggio. Poi nella ripresa la gara è stata più tecnica e la nostra qualità è venuta fuori: peccato non essere stati più cinici, abbiamo avuto due occasioni per raddoppiare. Sbraga deve vivere con responsabilità come quelle di oggi: stasera non ha fatto molto bene. Il rigore è stato un suo infortunio, ma poi si è rimesso in carreggiata e ha aiutato i più giovani: sono contento soprattutto della prestazione dei giovani.
GLADESTONY DA SILVA
Durante la settimana ci eravamo preparati bene, sapevamo che dovevamo partire forte. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma abbiamo fatto bene. Bisogna mantenere sempre alta la concentrazione, peccato per il pareggio del Novara. Ci è mancato l’ultimo passaggio: costruiamo bene, ma poi ci manca qualcosa nell’ultimo passaggio. Dobbiamo essere più concreti. Non sono mai stato rigorista, ma mi alleno bene e l’allenatore ha scelto me. Sono contento della sua fiducia e sono andato tranquillo sul dischetto.