News Gianluca Grassadonia (Foto Ivan Benedetto)


Gianluca Grassadonia (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 17 aprile, 2018 23:09 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli-Pescara, le interviste post-partita

PRO VERCELLI PESCARA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dalla Sala Stampa dello stadio “Silvio Piola” vi riportiamo le interviste post-partita di Pro Vercelli-Pescara, gara valida per la 36° giornata di Serie B: ecco tutti i commenti dei protagonisti del match.

 

PRO VERCELLI-PESCARA, LE INTERVISTE POST-PARTITA

MASSIMO SECONDO

Certamente questa sera se non eravamo all’ultima spiaggia poco ci mancava. Se non avessimo vinto, sarebbe stata durissima per il morale soprattutto. Siamo vivi, andiamo a Chiavari a giocarci il primo di tanti spareggi. Poi avremo Parma e Venezia in casa. Spero che molti tifosi ci seguano a Chiavari, come da tradizione. I ragazzi se lo meritano, abbiamo avuto anche la concomitanza di altri risultati favorevoli: ma guardiamo in casa nostra. Sabato è uno scontro diretto, siamo ancora in corsa per tirarci fuori da questa situazione. In casa e fuori dobbiamo per forza avere l’aiuto dei nostri tifosi, noi dovremo essere bravi a meritarceli. Sembrava un incubo oggi, giocavamo nella loro metà campo ma il gol non arrivava. Fiorillo ha fatto qualche miracolo, ricordo quelli su Berra e Raicevic, più numerose parate importanti. Abbiamo creato tanto, siamo andati in vantaggio e poi loro si sono riportati in parità; sembrava un film già visto. Modulo? Sapete come la penso, i moduli non sono decisivi. Oggi il mister ha cambiato anche in corsa, abbiamo fatto bene sia con il 4-3-3 sia con il 3-5-2: l’importante è andare in campo con la voglia di lottare e vincere. Il mister ha piena libertà nelle scelte, per me un modulo vale l’altro. Basta fare punti, oggi era fondamentale. E ora tutti a Chiavari, dove sono sicuro che faremo una grande prestazione. I risultati non arrivavano, ma c’era poco da rimproverare ai ragazzi nelle partite precedenti: stasera abbiamo raccolto ciò che ci meritavamo. Raicevic? Sappiamo dalla prima giornata che Filip deve essere importante per noi e segnare per aiutarci a centrare la salvezza: quest’ultima passa dai gol degli attaccanti. Poi vorrei spendere una parola per Vives e Mammarella, autori di una partita straordinaria nonostante abbiano giocato pochi giorni prima: oltre al gruppo, c’è bisogno dei singoli che fanno la differenza. Bravissimo anche Bifulco, come lo era stato a Empoli. Pigliacelli solita grande partita, Bergamelli non doveva giocare ma ha stretto i denti. Insomma, bravi tutti. Ora dobbiamo essere tutti uniti e andare a Chiavari a fare una grande partita.

 

GIANLUCA GRASSADONIA

Innanzitutto voglio ringraziare tutte le mogli, le compagne e i figli dei calciatori: è la vittoria del gruppo, che ha dimostrato grande attaccamento alla maglia. Ho un gruppo di persone serie, io ho la fortuna di allenarlo. Chi mi conosce, sa bene tutto questo: quando ieri ho detto che questa squadra senza di me avrebbe 20 punti meno, mi riferivo alla mentalità di questa squadra, costruita su un lavoro pesante settimana dopo settimana. Chi ha interpretato questa dichiarazione diversamente è in malafede. Oggi abbiamo giocato molto bene. Quando siamo rimasti in superiorità numerica, è uscita la tensione e abbiamo pagato qualcosa. Oggi è stata una vittoria importantissima che ci tiene a galla, il gruppo ha dimostrato di crederci. La vittoria ce la meritavamo, ce la siamo andata a prendere per i capelli: questo gruppo va lodato, sempre. In campo i ragazzi hanno dato tutto, e chi era in panchina era il primo tifoso. La nostra forza, nella seconda parte della stagione, è stata quella di trovare equilibrio con il 3-5-2: per giocare a 4 con Ghiglione e Mammarella, bisogna cambiare qualcosa. Ma una cosa è chiara: a prescindere dal modulo, questa squadra se la gioca sempre contro chiunque, in casa e fuori. Io ho le mie idee, però non accetto che qualcuno faccia il furbo e cerchi di minare la serenità del mio gruppo. I miei giocatori sono come figli. Oggi ha riposato Alcibiade, Gozzi aveva riposato con il Perugia e Bergamelli è rientrato: cerchiamo di farli girare, è normale che ci sia un po’ di stanchezza. Ma chiunque è stato chiamato in causa, ha sempre risposto bene. Non molleremo di un centimetro. Mi preoccupa la partita di sabato, perché abbiamo speso molto fisicamente e mentalmente: dovremo essere bravi a recuperare.

 

GIUSEPPE PILLON

Sono rammaricato, perché in inferiorità numerica abbiamo fatto bene: ma più di questo non potevamo fare. Nel secondo tempo eravamo stanchi e ci siamo abbassati troppo. Il calcio è fatto di queste cose, gli episodi sono determinanti. Voglio rivedere il rigore, mi sembra dubbio. Ora concentriamoci sulla prossima gara. Eravamo partiti bene, poi siamo stati condizionati dall’espulsione: Crescenzi è stato ingenuo sapendo di essere già ammonito.

 

FILIP RAICEVIC

Il gol mi mancava, da troppo tempo: per un attaccante è tutto, è una liberazione. L’importante è lavorare sempre e crederci, prima o poi arriva: sono contento che abbia portato punti importantissimi per la squadra. Sono contentissimo dei gol, ma non è la cosa più importante: era fondamentale vincere, non importa chi segna. Il mister ci fa giocare molto la palla e vuole che aiutiamo in fase difensiva: questo è il nostro lavoro principale. Critiche? Fanno parte del lavoro. Ogni giocatore ha alti e bassi in carriera, per uscire dalle difficoltà bisogna lavorare e crederci ancora di più, senza farsi condizionare dalle critiche. Farò di tutto per segnare e aiutare la squadra a salvarsi: sarebbe bellissimo arrivare in doppia cifra, anche se sembra molto difficile.

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