Pro Vercelli, Polidori si presenta: “Ho voluto fortemente la Pro”
PRO VERCELLI PRESENTAZIONE POLIDORI / VERCELLI – Al termine della sfida con l’Alessandria, è stato presentato alla stampa l’ultimo acquisto della Pro Vercelli, Alessandro Polidori: ecco le prime dichiarazioni del nuovo attaccante, arrivato a titolo definitivo dal Pescara.
PRO VERCELLI, LA PRESENTAZIONE DI POLIDORI
Sono contento di essere venuto qui a Vercelli a titolo definitivo, per me è la cosa migliore. Ho voglia di fare bene e mettermi subito in pari con la squadra e dare il massimo. Non sono una punta ferma che aspetta, mi piace attaccare la profondità e muovermi, mi piace cercarmi le occasioni. Nel calcio bisogna sapersi adattare a tutto, mi piace il modulo e il mister, che fa giocare a calcio. Sono arrivato da poco e non vedo l’ora di entrare nei meccanismi e mettermi in gioco. Sono andato in ritiro con il Pescara, poi ho fatto delle scelte, ho scelto questa piazza perchè credo mi possa aiutare molto: ringrazio il direttore e la società per la fiducia. La Serie B è un campionato nuovo, che non ho mai fatto, ma che seguo più di tutti: non vedo l’ora di iniziare. Ho giocato con Bifulco e conosco tanti compagni di nome, ho lo stesso procuratore di Mammarella. Io penso sempre alle situazioni del momento, ad Arezzo pensavo a far bene per la maglia, è inutile stare a pensare a qualcosa di più grande. Bisogna dare tutto per la maglia, sono contento di aver fatto bene per l’Arezzo ma potevo fare ancora meglio.
MASSIMO VARINI
Ci abbiamo messo un anno e mezzo a portare qui Polidori. A Maggio dello scorso anno avevo già praticamente concluso la trattativa con l’agente, poi è arrivata la situazione di La Mantia e per mister Longo era un giocatore più adatto. Dopo due mesi abbiamo cambiato modulo e ci siamo mangiati le mani perchè potevamo prenderli entrambi. Quest’anno la cosa più bella è che ci ha aspettato per un mese: ha rifiutato tutte le proposte che gli sono arrivate in questo periodo e ha aspettato che si sbloccassero determinate situazioni. Penso che sia un giocatore adatto a noi, è un lottatore, uno che va a cercarsi le situazioni e credo che sia un profilo giusto per il nostro ambiente, che ha bisogno di giocatori motivati. Lui e La Mantia sono giocatori diversi: Andrea è strutturato, potente e forte di testa, che va cercato con cross, mentre Alessandro è un giocatore più di movimento. Credo che per come giochiamo noi quest’anno sia un giocatore adatto. Come sempre sarà il campo a dare le sentenze.
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