News Grieco e Secondo (Foto Ivan Benedetto)


Grieco e Secondo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 10 marzo, 2019 16:55 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli-Robur Siena, le interviste post-partita

PRO VERCELLI ROBUR SIENA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Robur Siena: ecco tutte le interviste.

 

PRO VERCELLI-ROBUR SIENA, LE INTERVISTE POST-PARTITA

VITO GRIECO

Con il Pisa è stata diversa, perché avevamo fatto bene per 15′ nella ripresa. Oggi abbiamo fatto un primo tempo importante, peccato non averla chiusa. Loro palleggiano bene, poi hanno pareggiato e ci sono venuti fantasmi in testa. Nell’economia della partita c’è da dire che siamo stati costretti a fare due cambi forzati e che eravamo alla terza partita in una settimana. Ringrazio uno splendido professionista come Germano, in campo per 95′ anche se nelle gambe aveva 70′. Da questo momento si esce con il lavoro e con le prestazioni, con una vittoria passeranno tutte le scorie. Era prevedibile che Germano mollasse un po': nel secondo tempo eravamo chiusi perché alla loro prima azione pulita hanno pareggiato. Quindi volevamo evitare la beffa. Sull’1-1 abbiamo fatto fatica, invece di giocare la palla l’abbiamo allontanata: in settimana lavoreremo su questo. Detto ciò, i ragazzi sono stati encomiabili anche oggi. Contestazione dei tifosi? Dal 10 luglio siamo stati bravi a isolarci da tutto e da tutti: in una settimana abbiamo subito tre sconfitte, e precedentemente da +6 siamo finiti a -3 dall’Entella. Gli alibi non ci piacciono, sono contento di quanto fatto finora. Per quanto riguarda la tifoseria, ci hanno incitati per 90′, poi c’è stato un chiarimento. Finché ci sono io, i ragazzi suderanno la maglia e, con gli allenamenti a porte aperte, possono venire a vederli. Ai ragazzi dico sempre di andare sotto la curva a testa alta, quando dai tutto non devi vergognarti di nulla. Ci hanno contestato di non aver osato negli ultimi minuti, noi abbiamo rallentato per evitare di perdere la terza partita consecutiva nel finale: ci sta nell’economia della partita. Sangiorgi nel primo tempo ha fatto una grande prestazione, se scelgo lui al posto di Schiavon un motivo c’è: dà del tu al pallone, è giovane ma gioca come un veterano. Nel secondo tempo abbiamo inseguito gli avversari, per la loro grande qualità nel palleggio. Non dobbiamo mai perdere la lucidità, ma non posso rimproverare nulla a nessuno.

Ieri avevo detto che oggi avrei detto qualcosa dopo la partita, e oggi sono qui. Non sono alibi, chiarisco. Nella doppia sfida con il Pisa, abbiamo giocato prima il ritorno dell’andata. Il Pisa si è presentato qui con Benedetti, Minesso, Pesenti e Verna, rinforzi di gennaio: abbiamo giocato alla pari? Contro l’Entella si riproporrà la stessa situazione: io sono disposto a lasciare fuori Merio, Auriletto ed Emmanuello, loro quanti ne lasciano fuori? Non si gioca alla pari. All’andata viaggiavamo a una media non vera, perché ci mancavano delle partite. Nel girone d’andata abbiamo fatto 30 punti con una partita in meno: nel ritorno abbiamo fatto 17 punti. Rispetto all’andata, allo stesso punto, abbiamo fatto un punto in più. L’unico rammarico è che abbiamo segnato un po’ meno, pur creando i presupposti. Ne prendiamo pochi, il merito è di tutta la squadra. Io non ho mai venduto fumo, ma coltivo sogni. Ora faccio arrabbiare il Direttore che è qui: da calciatore ho fatto più di 650 partite, vincendo sette campionati. Facevo l’allenatore in campo. Per me si vince con il gruppo, che è sacro: noi lo siamo. Si lavora bene, c’è l’armonia giusta nell’aria. Lavoro a porte aperte, tutti possono venire a vedere. Ho un signor giocatore che non sta dando tutto: si chiama Gianmario Comi. Ha fatto solo due gol e si allena ai due all’ora. Comi ci deve mettere il faccino: io per gli altri ci metto la faccia, per lui no. A gennaio ha rischiato di stare fuori dalla lista, deve mettersi in camera un poster del Presidente e del Direttore. Comi finora ha fatto solo la partita di Coppa Italia, dove è stato inguardabile! E’ rimasto fuori tanto per infortuni o presunti tali. L’unica prestazione importante che ha fatto è stata quando ha fatto il portiere. Voglio che ci metta la faccia e si faccia intervistare: ci mancano punti perché mancano i suoi gol. A Novara ha giocato Gerbi perché mi dà tutto, Comi invece no. Quando va sui social, invece di far vedere la punizione con l’Alessandria faccia vedere l’autogol con il Monza. Io mi butto nel fuoco per il gruppo, lui no. La società a gennaio ha fatto delle scelte, confermandolo: non so se perché non ha avuto richieste. Noi l’abbiamo supportato, ora lo stiamo sopportando. Gli va bene che non ha un capitano come Grieco, perché non si sarebbe più allenato. Io una possibilità gliela concedo ancora, ma deve cambiare registro. Voglio che ci metta lui il faccino.

 

MICHELE MIGNANI

Siamo venuti qui a giocare dopo il recupero perso malamente di martedì: poteva lasciarci delle scorie e il gol preso oggi dopo dieci minuti poteva tagliarci le gambe. Il primo tempo è stato equilibrato, con le due squadre che hanno cercato di annullarsi. Il vantaggio della Pro era meritato, anche se abbiamo avuto occasioni. Nel secondo tempo siamo rientrati meglio e, dopo aver pareggiato, abbiamo creato i presupposti per vincere. C’è il rammarico di non aver vinto, ma dall’altra parte c’è la consapevolezza di aver fatto una grande partita contro una squadra forte come la Pro Vercelli. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che sarebbe servita la voglia e la personalità per riprendere la partita, ci siamo riusciti. Noi guardiamo in casa nostra, non guardiamo i risultati degli altri: facciamo più punti possibili, poi tireremo le somme. Ora testa alla prossima partita, finalmente avremo la possibilità di lavorare una settimana intera per prepararci al meglio.

 

CARLO MAMMARELLA

Quella di oggi rispecchia un po’ le ultime partite: nel primo tempo diamo l’impressione di poter raddoppiare, subendo pochissimo: poi non siamo riusciti a chiuderla. In mezzo c’è di tutto: una squadra che sta faticando a livello fisico e psicologico. Ci sono mancate pedine importanti, oggi qualcuno ha giocato con infiltrazioni e qualcuno ha giocato pur non stando bene. Questi sono segnali di attaccamento alla maglia. A tutti piace vincere, ma oggi abbiamo pensato al sodo portando a casa il pareggio nel finale. La contestazione dei tifosi fa parte del gioco: abbiamo fatto qualcosa di straordinario ed è ancora qualcosa di straordinario. Tempo fa avevo detto che non sapevo dove questa squadra sarebbe potuta arrivare, in positivo o in negativo. Periodi negativi capitano a tutti, ma voglio vedere il lato positivo: siamo riusciti a portare agli occhi della gente il fatto che questa squadra poteva stare in alto. Mi spiace che i tifosi non capiscano le nostre difficoltà, non è bello vedere questo sfogo da parte loro: li abbiamo ascoltati e da martedì torniamo in campo per preparare le prossime partite. Ricordiamoci che non siamo partiti per vincere questo campionato. Squadra prevedibile? Non credo, perché se creiamo tre o quattro palle gol a partita non ci conoscono molto bene. Questo è un campionato complicato, in tante occasioni siamo stati bravi a conquistare “vittorie sporche”. In questo momento siamo in difficoltà psicologica, subentrano certe paure, non possiamo nasconderlo. I tifosi si sono sfogati perché non capivano il momento della squadra, li abbiamo ascoltati e speriamo di uscirne tutti più forti. La sconfitta di Chiavari nel finale ci ha tolto qualche certezza, ma poi abbiamo reagito bene a Pontedera: ma in una settimana da +6 a -3. Sono soddisfatto di questo gruppo, gli abbracci nello spogliatoi danno il valore di questa squadra.

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