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Michele Santoni
Pubblicato il 31 ottobre, 2025 18:56 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Santoni in conferenza: “Dovremo essere attenti e aggressivi”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MICHELE SANTONI / VERCELLI – All’antivigilia della sfida, Mister Michele Santoni è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro il Cittadella.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER SANTONI IN VISTA DEL CITTADELLA

Mister, dopo la Coppa Italia di Serie C si va a Cittadella: poco tempo, ma la squadra arriva da due vittorie importanti. I risultati ottenuti con Pergolettese e L.R. Vicenza ci responsabilizzano ancora di più: vincere due partite così, con due clean sheet, dicono che dobbiamo andare a Cittadella a fare una prestazione da squadra forte, che è quello che vogliamo dimostrare ogni settimana.

Pro Vercelli che dovrà gestire le assenze di Livieri e Comi. Livieri no, ha recuperato e starà a me e allo staff decidere se farlo giocare o essere più cauti. Per Comi, invece, dovremo aspettare ancora qualche settimana.

Huiberts? Il suo percorso è più o meno simile a quello di Comi, sicuramente ci vorranno almeno due settimane.

Sfida di Vicenza: aspetti positivi e negativi? Di negativo ben poco, non ci siamo mai fatti schiacciare da una squadra forte. Ci sono solo pochi dettagli da migliorare. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi. Di positivo c’è che il gruppo sta capendo quello che ho detto fin dal primo giorno: per far parte del gruppo, bisogna far fatica tutti insieme e non pretendere di giocare. Non regalo niente a nessuno e oggi ho a disposizione venti giocatori che hanno capito questo e che durante la settimana sarebbero pronti a giocare. Con il Vicenza ho fatto otto cambi, ma non ho avuto dubbi sul fatto di poter perdere qualità, pur con caratteristiche diverse. Questo mi porta mal di testa nel fare le scelte, ma mi lascia la possibilità di cambiare in base alle caratteristiche dei giocatori.

Cittadella? Ho assistito alla loro vittoria con l’Inter U23 allo stadio, da Trieste hanno cambiato modulo e hanno trovato la quadratura. Sono molto concentrati a non concedere nulla, hanno una linea di cinque bloccata e fanno fare lavoro sporco agli altri. Sanno palleggiare, ma la loro forza sono le due punte: sono quelle che mi hanno impressionato maggiormente, sanno venire incontro e attaccare la profondità; fanno lavoro sporco per la squadra e creano occasioni importanti, vedi i due pali di Rabbi contro l’Inter. Lasciano spazi, ma bisogna stare attenti alle ripartenze. Noi dobbiamo essere attenti e aggressivi, togliendo spazi e tempi come facciamo in tutte le partite e proponendo il nostro gioco.

Pro Vercelli? Abbiamo costruito la rosa con una logica ben precisa. I giocatori che sono arrivati da fuori, hanno caratteristiche diverse da quelli che avevamo. A destra abbiamo Piran, che non è il classico tornante che va venti volte a fare il cross, ma è bravo a palleggiare; Pino, invece, ha caratteristiche diverse. Stessa cosa a sinistra: Carosso è più difensivista, Furno è molto più propositivo e di spinta. Abbiamo provato a creare queste combinazioni in tutti i ruoli. Sta a noi dello staff capire quando far giocare o riposare i giocatori, come sta facendo Rutigliano. Avere solo venti giocatori è stata una scelta, se non gioca uno gioca l’altro: così sono tutti sul pezzo quando devono entrare in campo. Nel gruppo tutti si sentono partecipi: è un piacere allenare questi ragazzi, tutti si aiutano a vicenda.

Pino? Cos’è cambiato rispetto allo scorso anno non lo so, perché non c’ero: dovete chiederlo a lui. Io voglio giocatori con cui confrontarmi tutti i giorni, mi piace trovare un dialogo per creare le situazioni ideali. Io devo dare il bagaglio ai ragazzi, poi in campo vanno loro. Quest’anno facciamo un calcio con della logica, l’anno scorso da quello che sento dai ragazzi era palla lunga  e vediamo cosa succede. Alcuni giocatori si trovano meglio nel tipo di calcio che stiamo facendo: Pino è uno di questi, lo stesso per quanto riguarda Marchetti, che è un giocatore importante per noi.

Coppa Italia di Serie C? Molti la snobbano, io dal primo giorno ho detto ai ragazzi che ci tengo molto. Io non ho vinto molti premi di squadra, la Coppa Italia è il modo più breve per vincerne uno. La affrontiamo seriamente, con sei partite si può vincere un trofeo. In squadra non abbiamo tanti giocatori che hanno vinto. Vincere aiuta a vincere. Vogliamo arrivare in fondo.

Asane Sow sta diventando il perno della squadra? Asane è uno dei quattro che hanno grandissima qualità. I perni sono i capitani, che devono gestire i giovani. Da allenatore, è un lusso avere giocatori che saltano l’uomo con facilità. Secondo me non sono ancora consci di quanto siano forti, forse al momento è anche meglio. Per vincere le partite, devono prendersi alcune responsabilità. Se si imborghesiscono troppo, si siedono in panchina e faccio giocare gli altri.

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