
Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 23 gennaio, 2018 18:13 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Secondo in conferenza: “Faremo il possibile per salvarci”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MASSIMO SECONDO / VERCELLI – Dopo il cambio in panchina, con il ritorno di mister Gianluca Grassadonia ufficializzato nella serata di ieri, il Presidente Massimo Secondo ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa Pro Vercelli. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MASSIMO SECONDO
Intanto ringrazio mister Atzori per essere venuto qui e aver provato a fare quello che avevamo chiesto: non ci è riuscito. Avevamo cambiato perché volevamo maggior compattezza difensiva: ci mancava quella e ci mancavano i punti. Dopo sole tre partite abbiamo visto che quello che volevamo stava arrivando, anzi la situazione era peggiorata. Abbiamo subito 10 gol in tre partite, subivamo gol subito nei primi minuti del primo tempo. Dopo un confronto che ho avuto con la squadra, abbiamo ritenuto di richiamare Grassadonia. Non era mai venuta meno la stima nei suoi confronti, avevamo cambiato per provare a migliorare. Ho parlato a lungo con la squadra e con il Direttore e abbiamo scelto questa strada. Ora tutti hanno maggiori responsabilità. Sul mercato faremo il possibile, come abbiamo fatto e provato a fare fino ad oggi. Ci sono ancora venti partite, penso sia ancora possibile ottenere l’obiettivo. Altrimenti non sarei qui a cambiare allenatore. Alla sera della quinta giornata vogliamo avere gli stessi punti dello scorso anno. Sappiamo dove vogliamo arrivare. In campo ci vanno il mister e la squadra, sono sicuro che da sabato avremo risposte importanti. L’Ascoli è una squadra alla portata, se vincessimo li supereremmo in classifica. Il Frosinone è nettamente più forte, ma non si può perdere così: le responsabilità sono sia dell’allenatore sia dei giocatori che sono andati in campo. Ora vogliamo i tre punti con l’Ascoli. La decisione sul mister l’ho presa ieri: ci ho parlato due volte al telefono e poi ha viaggiato per venire qui. Parleremo quanto prima di mercato, se il mister riterrà utili alla causa le nostre idee andremo avanti su queste. Le scelte, comunque, saranno condivise con l’allenatore; abbiamo sempre fatto così con tutti gli allenatori. Ho sentito Grassadonia ieri mattina per sapere se era disponibile a tornare: ha accettato con grande entusiasmo, poi mi sono preso del tempo per parlare con la squadra e i miei dirigenti; e abbiamo scelto di richiamarlo. Dopo aver visto la partita di Frosinone era doveroso fare delle valutazioni, è stata una prestazione inguardabile. I tempi erano molto stretti. Vives? Sta bene, ha avuto un problema di tachicardia; adesso sta bene e con l’Ascoli ci sarà. Ci sono cose che nel calcio non voglio nemmeno pensare, come se gli arbitri fossero in malafede e che i giocatori giochino per perdere: Atzori non era entrato nella testa della squadra, gli errori di Legati o Mammarella non sono stati fatti per fare fuori l’allenatore come dicono i tifosi. Altrimenti dovrei allontanarli dal campo di gioco. La squadra era in grandissima difficoltà. Invece di avere una reazione, siamo peggiorati. Prendo atto di aver sbagliato a mandare via Grassadonia e l’ho richiamato. Ci sono state una serie di situazioni che si sono sommate e abbiamo deciso di chiamare: come si suol dire, dopo tre fette capisci che è polenta. Sappiamo che i tifosi sono una componente fondamentale, mi sento di dire loro che la Serie B è importante per noi, per loro e per tutta la città. Chiedo di crederci fino in fondo, le somme si tirano alla 42° giornata o dopo i playout. Se facciamo bene le prossime quattro, ci ritroviamo nella stessa condizione dell’anno scorso. Ascoli e Brescia, in casa, sono due squadre certamente alla nostra portata. Se siamo ultimi è perché abbiamo fatto degli errori, ma siamo in tempo per rimediare. Facendo punti fin da subito. L’appoggio dei tifosi sarà fondamentale, e la squadra dovrà essere brava a trascinarli. Da qui alla fine del mercato succederà qualcosa, da qui a sabato non so. Abbiamo qualche soluzione già quasi definita, vedremo. In uscita? Sapete che ci sono un gruppetto di giocatori che si allenano a parte, valuteremo tutto con il mister. I nomi da soli non vincono le partite. Bianchi l’anno scorso ci ha dato una mano in campo e ha portato carisma. Grassadonia crede più al progetto e al gioco che alle qualità dei singoli giocatori, ma questa è una mia interpretazione. Il massimo sarebbe prendere il giocatore di nome e carisma che sia utile al progetto. Abbiamo parlato con due giocatori importanti, con cui non siamo riusciti a chiudere: Denis per ragioni economiche e Bergessio per una scelta personale. Abbiamo altri due o tre nomi in mente, valuteremo insieme all’allenatore. Bergamelli? Sta bene, aveva giocato diverse partite con le infiltrazioni: ora si sta riprendendo, rientrerà quando starà bene; sono infortuni in cui è difficile prevedere i tempi, speriamo siano brevi. Grassadonia, parlando del più e del meno ad inizio anno, mi disse che Pigliacelli era il suo portiere ideale: quindi sarà contento. Sono partiti Firenze e Legati perché volevano andare via: io non obbligo nessuno a rimanere. Avendo trattato Denis e Bergessio, noi pensiamo serva un attaccante in più: ne abbiamo tre, quindi ci può stare. Parlerò con il mister, per sapere se preferirà un centravanti, un attaccante esterno o una seconda punta.