News Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)


Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 22 maggio, 2018 11:40 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Secondo in conferenza: “Lascio la Pro Vercelli”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MASSIMO SECONDO / VERCELLI – Conclusa la stagione di Serie B, il Presidente Massimo Secondo ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa Pro Vercelli, sul futuro societario e sul prossimo campionato che vedrà le “Bianche Casacche” ai nastri di partenza della Serie C. Ecco le sue dichiarazioni.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MASSIMO SECONDO

Buongiorno a tutti. Questa conferenza non avrei voluto farla, ma sapevo che prima o poi ci sarebbe stata. Voglio comunicare che al 30 di giugno lasceremo la Pro Vercelli: in questi anni ci sono state cose belle e meno belle. Il bilancio sportivo è stato esaltante, in otto anni ho fatto cinque anni di Serie B e tre di terza divisione. Campionati che non si vedevano e frequentavano da molti anni. In questi anni abbiamo investito tutto quello che potevamo, in infrastrutture e giovani. Lo stadio era fatiscente, poi l’abbiamo ristrutturato per la Serie B. Non si poteva giocare, i lavori li abbiamo fatti da soli. Ora il “Piola” è un piccolo gioiello: manca ancora di tante cose, ma tutti quelli che vengono qui ci fanno i complimenti. Abbiamo sempre avuto una ventina di ragazzi in collegio, testimonianza che non volevamo fare solo il calcio della Prima squadra ma siamo sempre stati attenti ai giovani: ne siamo orgogliosi. Ai tifosi e alla città lasciamo questo. Voglio ringraziare i tifosi, perché sono aumentati esponenzialmente rispetto alla precedente gestione. Ci hanno sempre sostenuto con passione e calore. A volte ci hanno contestato, ma sempre in maniera civile. Queste sono le cose buone che abbiamo fatto, ora valutiamo quelle che non siamo riusciti a fare. Lottare per la salvezza era un lusso per la città, mi spiace non essere riuscito sempre a riempire lo stadio. Capitolo collaboratori. Con alcuni ero amico prima, ora con questa avventura si è consolidata. Così come con tutti gli altri collaboratori che tutti conoscete e che oggi sono qui. Per rimanere nel calcio a questo livello servono i bilanci in equilibrio fino ad un certo punto. Questo campionato è falsato, penso ai deferimenti in atto di Foggia e Bari. Ma ci sono altre società con 50 milioni di debito consolidato… Tutte cose che si leggono sui giornali. Io questa strada non mi sento di prenderla, anche se ormai è largamente diffusa nel mondo del calcio. Noi chiuderemo un altro bilancio in equilibrio, abbiamo sempre ripianato le perdite. La mia capacità di coinvolgimento delle istituzioni è stata nulla: basti guardare il buco che c’è dietro la Curva Ovest, nonostante siano cambiate le amministrazioni comunali. A livello di sponsor c’è stato un grande lavoro, abbiamo moltiplicato per dieci i trentamila euro che abbiamo trovato qui il primo anno. Oltre agli interventi del mio gruppo. Quelle cifre per reggere la Serie B non bastano, purtroppo non sono riuscito a coinvolgere il mondo economico e imprenditoriale della città di Vercelli. Dunque, è giusto che io faccia un passo indietro e lasci posto ad altri per provare a fare meglio. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e realizzato in questi anni. Spero veramente che arrivi qualcuno, che oggi non è alle porte. Questa conferenza stampa ha la funzione anche di far riflettere qualcuno, magari a Vercelli. Mi auguro che sia un Vercellese a guidare la Pro Vercelli, ma nel mondo globalizzato vanno bene anche Cinesi o Indiani. Ora questo brand glorioso è sul mercato. In questi otto anni vi è stata solo una trattativa seria, con la Nobis assicurazioni: aveva acquisito il 10% con la possibilità di andare al 100%, ma non è andata in porto nonostante avessimo rispettato il programma sportivo stabilito. Spero che chi arrivi abbia la capacità di rapportarsi con le istituzioni. Si potrebbe dire molto sul marchio e sullo stadio, ma fare polemiche sterili non ha senso adesso. Questo è quello che volevo dirvi. Voglio ringraziare ancora tutti i nostri tifosi, vercellesi e internazionali che ci hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza. Io farò comunque un’iscrizione tecnica della squadra: la Pro Vercelli non perderà le opportunità economiche e sportive. Comunque, se prima del 30 giugno non arriva nessuno, la squadra sarà iscritta al campionato. Abbiamo 25 giocatori di proprietà, quindi non ci sarebbe bisogno di fare la campagna acquisti: poi ci sono giocatori di categoria che vorranno rimanere in Serie B. Questa conferenza, però, non cambia nulla: i ragazzi continueranno ad allenarsi e andranno in ritiro e dovranno continuare a lavorare, anche di più. Io sono disponibile, nel caso, a regalare la Pro Vercelli. L’impegno nel mantenere la squadra è importante: il gruppo non sta fallendo, io sto bene e anche la mia famiglia, lascio perché non sono Berlusconi o Agnelli. Faccio un passo indietro. Quando siamo arrivati non c’erano neanche i cinesini per fare allenamento. Ora lascio uno stadio in ottime condizioni, con giocatori giovani e con tutte le carte in regola per continuare su ottimi livelli. Ho fatto il massimo che io e la città ci potevamo permettere, cioè la Serie C da protagonisti e lottare per la salvezza in Serie B. Di più è difficile. In Serie A vince sempre la Juventus per capacità manageriali e di investimento, così come il Real Madrid vince la Champions League per capacità manageriali e di investimenti. Lascio perché non vedo possibilità di migliorare: qualcuno pensa che nei prossimi otto anni possa cambiare qualcosa? Non ci sono prospettive diverse, senza la quali non si possono fare altre riflessioni. Non lascio, sicuramente, per la retrocessione di quest’anno. Era già successo ed eravamo ripartiti. Non credo questa sia la sede adatta per parlare di cifre, anche perché bisogna valutare anche il parco giocatori e altro. Il mio intento è lasciare la Pro Vercelli a persone perbene. Se queste persone esistono, io sono anche disposto a “regalare”, cioè favorire in ogni modo il passaggio affinché i loro investimenti vadano principalmente nella squadra. In Serie C e Serie B ci sono solo perdite, ho fatto tutto questo per non far perdere anche il grande calcio alla città di Vercelli. Oggi l’importanza del calcio è sancita dalle televisioni, quindi Serie A e Serie B. Io ho speso tanti soldi, ma non voglio riprendermi una parte di quello che ho investito: non è questo lo spirito. Cercheremo di fare le migliori valutazioni possibili, poi non posso fare gli esami del sangue a chi si presenterà. Faremo presente, a chi verrà, qual è il valore oggettivo della società: se troveremo delle persone serie, non sarà quello il problema. Le trattative devono rimanere riservate, speriamo arrivi qualcuno nel breve tempo. Per otto anni ho chiesto ripetutamente a imprenditori vercellesi di affiancarmi: se mi verrà chiesto, lo farò. Non con quote, ma il mio gruppo manterrà la scritta in cima alla tribuna e continuerà a sostenere la Pro Vercelli in ogni modo. Ma è giusto lasciare, altrimenti la mia presenza potrebbe essere ingombrante: spazio totale a chi arriva. Se non arriva nessuno e non iscrivo la società, la squadra si ritrova nella situazioni in cui ero arrivato io. Io farò l’iscrizione, non con un progetto di più anni: per dare ancora un anno per dare tempo a qualcuno di entrare, anche perché un mese e mezzo è poco. Quest’anno iscriverò la squadra, ma se mi farete questa domanda il 30 giugno 2019 sappiate che non iscriverò la squadra. Non abbiamo mai fatto progetti annuali: il successo più grande penso sia Mattia Bani, preso da ragazzino e ora titolare in Serie A nel Chievo Verona. L’iscrizione tecnica è fatta per non far perdere la categoria alla Pro Vercelli, che comunque avrà una squadra dignitosa: io squadre a perdere non le faccio, si giocherà, nel caso, per mantenere la categoria in attesa di un interlocutore. La data per presentare l’iscrizione al prossimo campionato è sempre il 30 giugno.

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