News Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)


Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 20 luglio, 2020 17:39 | by Alessandro Borasio

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Pro Vercelli, Secondo in conferenza: “Nessun rimpianto, dal 6 agosto cambio di proprietà”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MASSIMO SECONDO / VERCELLI – Conclusa anticipatamente la stagione di Serie C per l’emergenza Covid-19, il Presidente Massimo Secondo ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa Pro Vercelli, sul futuro societario e sul prossimo campionato che vedrà le “Bianche Casacche” ai nastri di partenza della Serie C. Ecco le sue dichiarazioni.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE MASSIMO SECONDO

MASSIMO SECONDO

Buonasera a tutti, grazie di essere venuti. Sarà la penultima conferenza stampa, l’ultima sarà il 6 di agosto per presentare la nuova proprietà. Siamo ai dettagli, ho ricevuto molte domande e mi sembrava giusto dire qualcosa già oggi. Dirò solo quello che posso dire. Siamo davvero ai dettagli, l’accordo è su tutto. mancano solo gli ultimi dettagli che si sistemeranno agevolmente prima del 5. Porterò la squadra all’iscrizione, con la certezza che ci sarà il passassi di proprietà. Sapete tutti che la persona di riferimento è l’avvocato Casella, direttore sportivo del Gozzano. Non posso dire chi saranno gli azionisti futuri, sono vincolato al contratto di riservatezza. Non saranno gli azionisti del Crotone, è una bufala. L’avvocato Casella ha dei rapporti, come molti uomini di calcio, con il Crotone; ad esempio per la cessione di Messias (scoperto da Varini). Ma non vuol dire che siano i nuovi azionisti di maggioranza. I legami dell’avvocato sono noti nel mondo del calcio, ma come con Giuntoli. Ciò non vuol dire che gli azionisti saranno del Napoli o del Crotone. I miei saluti veri li farò il 6 di agosto, per dare il giusto saluto alle persone che lascio e che mi hanno accompagnato in questi dieci anni. Lascio la parola a voi giornalisti.

Il mio rimpianto è, con una battuta, non aver visto il secondo tempo di Taranto. Mi prendono in giro ancora ora. Sono una persona serena, in questi anni abbiamo commesso errori ma sempre in buona fede. sempre nell’interesse della società, della squadra, della Pro e della città. Non ho grandi rimpianti, ma in dieci anni di gestione ci saranno sicuramente errori. Cerco sempre di trarre insegnamenti dagli errori, rimpianti veri non ne ho. Forse sul piano personale con qualche giocatore che è andato via, c’è dispiacere per come siano andate determinate cose. A livello sportivo, oltre Taranto, è chiaro che siamo retrocessi due volte dalla B e sono state le due stagioni più brutte della Pro. Ho più rimpianti per la seconda retrocessione, non tanto per la prima che avevamo fatto il doppio salto: non avevamo esperienza. Ci avevamo capito poco, ma era normale. Per la seconda retrocessione avevamo messo una grande rosa per la salvezza, abbiamo fatto scelte sbagliate sull’allenatore. Con l’allenatore giusto ci saremmo salvati, questo forse è il rimpianto più grosso. L’anno scorso avevamo una squadra forte, forse con più coraggio magari avremmo avuto altri risultati. Ma sono rimpianti da poco, sono cose che ci stanno. In questi dieci anni sono più le gioie che i rimpianti. Abbiamo fatto tante belle partite, ricche di sofferenza, e sono stati dieci anni meravigliosi.

La trattativa è in fase avanzata, un rimpianto è lasciare dopo una stagione monca dove avremmo finito bene la stagione. Potevamo arrivare tra le prime dieci, ma non abbiamo la sfera di cristallo. Con questa squadra giovane ed un allenatore cosi, potevamo migliorarci di partita in partita. Mi spiace non averlo scoperto. La trattativa dura da tempo, questi ultimi mesi (dato il mio lavoro) sono stati davvero difficili per via dell’emergenza sanitaria. Non ho avuto molto tempo per pensare al calcio. Ho la fortuna di avere collaboratori eccezionali che hanno gestito al meglio la trattativa. Dieci anni dal punto di vista dello stress ed economico sono tanti, volevo cercare una soluzione. Probabilmente avrei iscritto la squadra ugualmente, non sono sicuro. Ho una valutazione in mente per la Pro, ma non è importante. Post Covid sarà un campionato difficile, tutte le aziende sono state colpite e si farà fatica. Sarà difficile con gli sponsor, e per gli altri profili. Lascio ad interlocutori bravi, sono sempre stati presenti e seri durante la trattativa. Siamo andati nei particolari, sinonimo di serietà. Non c’è ancora un accordo finale firmato, mancano pochi dettagli ma sono assolutamente sicuro del buon esito.

Purtroppo non posso dire molto, ho firmato un impegno di riservatezza. Non posso venire meno di questo accordo. Posso dire che è un gruppo di imprenditori, non è una singola persona. La trattativa è stata fatta con l’avvocato Casella, sono una cordata seria. Ci sarà una sorta di co-gestione, Stefano Bordone segue la parte relativa all’iscrizione e lavorerà per questo obiettivo. Ci sono adempimenti tecnici ed organizzativi, non li abbiamo ancora potuti fare per via del Covid ma non dipende da nessuno. L’emergenza sanitaria ha colpito tutti. Per il 5 agosto sistemeremo tutto. Ci saranno i passaggi di consegna per la parte amministrativa e tecnica. Chi arriva deciderà le scelte da fare, naturalmente sono convinto del team della Pro. È un team da tenere e da confermare: partendo dal direttore generale, all’allenatore ed alle scelte tecniche. Non sono io però che devo decidere, io consiglio il mio team. Sarà la nuova proprietà a prendere le decisioni del caso.

Ho respirato un’ottima aria con questi nuovi acquirenti. Lascio volentieri la Pro, non proprio volentieri a dir la verità, questa squadra. Fossi stato emotivo sarei rimasto, ma razionalmente è la scelta giusta. Spero valorizzino i giovani, non sono per i proclami ma per i fatti. Lascio volentieri perché sono seri e competenti. Voglio il meglio della Pro, ma non è il mio lavoro vero. Sono orgoglioso di essere un tifoso, e dal 6 agosto tornerò ad essere un grande tifoso. Spero siano anni vincenti e che soddisfino ogni obiettivo. Tutti vogliono vincere, ma continuare con i giovani è la strada giusta. Avessimo finito la stagione e avessimo fatto bene con i giovani, sarebbe stato motivo di orgoglio. Mi auguro che i nuovi possano fare meglio del sottoscritto.

In Italia è pieno di presidenti, matti in accezione assolutamente positiva, che portano avanti le squadre ogni anno. Molti fanno sacrifici perché hanno una passione sconfinata. Chi lo fa nella propria città ha più passione, l’avvocato Casella come provincia e residenza è vercellese. Sicuramente la passione per la città non mancherà. Il meno dodici  di Pil farà capire, ancora di più, l’importanza del settore giovanile per rendere competitiva la rosa.  Alcuni giocatori vecchi, d’esperienza, sono fondamentali ed indispensabili; l’idea della C però – secondo me- deve puntare sui giovani. Magari loro avranno un’altra idea, io però la vedo cosi. Sarà un addio definitivo. Sono entrato in questa avventura perché volevo che il calcio professionistico restante a Vercelli. Ora il calcio c’è e ci sarà per i prossimi anni, mi sono tolto un peso ed è motivo di orgoglio. A Vercelli non è rimasto tantissimo, mantenere il calcio professionistico è fondamentale. Tifosi ed istituzioni devono dare una mano. È fondamentale per la città.

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