La premiazione del presidente Massimo Secondo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 9 aprile, 2015 21:43 |
by Hervé Sacchi
Pro Vercelli, Secondo: ‘La Pro rappresenta la storia mondiale del calcio’
PRO VERCELLI SECONDO PREMIAZIONE VERCELLESE DELL’ANNO / VERCELLI – Si è tenuta questa sera in Seminario Arcivescovile, la consegna del premio Vercellese dell’Anno 2014 a Massimo Secondo e alla Pro Vercelli. Al saluto iniziale di Pier Luigi Bruni, presidente di Famija Varsleisa, è toccato poi al presidente della Pro Vercelli ringraziare per il premio. Ecco allora un estratto del suo discorso:
Per una coincidenza, il primo vercellese dell’anno fu nominato nel 1962 anno della mia nascita. In quello stesso anno, Carlo Ranghino – che sarebbe stato Vercellese dell’Anno nel 1974 – assumerà la presidenza della Pro Vercelli per salvarla da una crisi societaria. Nel 1986 il riconoscimento è stato attribuito a Silvio Piola, record di gol in Serie A, campione del mondo e che dà il nome allo stadio in cui giochiamo. La storia della Pro Vercelli e quella di questo riconoscimento sono connesse. La Pro Vercelli rappresenta un pezzo della storia mondiale del calcio.
LA PRO VERCELLI: PASSATO, PRESENTE E FUTURO
Il presidente ha ricordato la storia recente della Pro Vercelli, soffermandosi anche sull’episodio della partita di Taranto: “Ho un rammarico e gli amici me lo rinfacciano. Ero consapevole che fosse la vera finale. La tensione era tale che ho visto pochi minuti di quella partita. Ma ho il DVD di quella partita e prima o poi riuscirò a rivederla”.
Sull’annata in corso: “Lo dico questa sera, saremo ancora a giocare il campionato di Serie B al di là delle scaramanzie. Per farcela abbiamo bisogno dell’aiuto di tutta la città. Abbiamo un gruppo eccezionale, a partire dal mister che oltre ad essere un ottimo tecnico è anche una persona dal grande spessore umano. E’ con noi da 10 anni a fare calcio. Poi abbiamo un gruppo di ragazzi eccezionali che oltre alle qualità tecniche hanno dimostrato di metterci il cuore. Qualcuno ci ha messo anche altro: Ronnie ci ha messo il ginocchio, Marchi il braccio. Ci meritiamo di restare dove siamo. Quando ci sono valori di questo genere, vengono fuori. Il Livorno è una corazzata, può andare in Serie A, ma andrà a fare i playoff senza portare via punti da Vercelli”.
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