
Michele Santoni e Ludovic Deléchat (Foto F.C. Pro Vercelli 1892)
Pubblicato il 13 settembre, 2025 20:32 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli-Virtus Verona, le interviste post-partita
PRO VERCELLI VIRTUS VERONA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Virtus Verona: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-VIRTUS VERONA, LE INTERVISTE POST-PARTITA
MICHELE SANTONI
Sono arrabbiatissimo, per tante cose. La sconfitta non è meritata. Abbiamo un finto VAR che non serve a niente e non ci aiuta mai. La squadra ha fatto la partita e ha dato l’anima, abbiamo sbagliato due volte: la prima siamo rimasti in 10, la seconda abbiamo preso un gol evitabilissimo. Poi abbiamo fatto di tutto per riprendere il risultato. Nonostante l’inferiorità numerica, ho visto una squadra che ha continuato a pressare alto e a fare la gara, recuperando tanti palloni e creando occasioni. Al momento non ho le statistiche, ma se c’è un portiere che ha dovuto lavorare è quello della Virtus Verona e non il nostro. Questo fa arrabbiare: siamo una squadra giovane, con tanti ragazzi che devono farsi le ossa in questa categoria. Sarebbe tutto più facile se raccogliessimo i frutti di quanto seminiamo. Invece dobbiamo raccogliere i cocci e devo spiegar loro che dobbiamo diventare perfetti se vogliamo prendere i risultati, perché a ogni minimo errore veniamo puniti. Io non ho visto una brutta partita: all’inizio avevamo il pallino del gioco, pur non avendo creato occasioni. Siamo andati un paio di volte in profondità con Mallahi. Poi l’espulsione, ovviamente, condiziona. Abbiamo dovuto prima capire come metterci in campo. Poi abbiamo regalato l’1-0 e abbiamo dovuto cambiare ancora. L’ideale sarebbe stato finire il primo tempo 0-0 e poi raccogliere le informazioni nello spogliatoio, per poi fare il secondo tempo come l’abbiamo fatto. Cartellino rosso di Rutigliano? Fa specie, perché l’anno scorso non lo avrebbero dato. Sul 2-0 la palla aveva varcato la linea laterale, l’hanno visto tutti. L’ha detto anche il guardalinee, non so se per sfottere: ma non ha sbandierato. Poi dal VAR non si vede niente. Ho visto una squadra che ci ha provato, mai rinunciataria. Poi uno in meno è difficile. Il gol è un’ingenuità nostra. Due errori hanno condizionato la gara. Nel secondo tempo sembravamo noi in undici e loro in dieci: questo fa ben sperare, però non mi toglie l’arrabbiatura. Dovevamo portare a casa almeno il pareggio. I ragazzi sono giovani, purtroppo si guarda solo il risultato e questo potrebbe condizionarli: dovremo essere bravi a scaricarli da queste tensioni esterne e preparare la prossima gara. Comi? Ha capito la situazione, gli ho spiegato la sostituzione nell’intervallo e l’ha capita da capitano vero. Giocando con un uomo in meno, dovevo compensare con uomini che corrono più degli altri: per fare quel tipo di partita, non puoi farla con Gianmario. Abbiamo scelto di mettere ragazzi con caratteristiche totalmente diverse.