Editoriale (Foto Ivan Benedetto)


(Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 14 febbraio, 2015 11:30 | by Enrico Demaria

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Polvere…di Calcio – La rubrica di Enrico Demaria

PRO VERCELLI EDITORIALE ENRICO DEMARIA PRE CITTADELLA / Conquistata la miseria di 3 punti nelle prime quattro giornate del girone di ritorno (contro i 6 dell’andata), la Pro deve tornare velocemente al successo interno per avvicinarsi il più in fretta possibile alla quota salvezza fissata (ma sarà vero?) a 50 punti. L’occasione giunge a puntino sabato, con l’arrivo al Piola del Cittadella, fulminato all’andata da una prodezza di Beretta. Ma, a differenza della Pro, il Cittadella sta sfoggiando un avvio di 2015 a dir poco entusiasmante: pareggio interno con il Modena, successo ad Avellino, vittoria interna con il Trapani e pareggio, sabato scorso, a Pescara. Il che fa un totale di 8 punti.
Vero è che gli uomini di Claudio Foscarini frequentano ancora la zona pericolosa del campionato, con 27 punti (frutto di 5 vittorie, 12 pareggi e otto sconfitte),  contro i 33 della Pro; ma è altrettanto vero che sembrano in gran forma, prova ne sia che, sabato scorso, a Pescara, la seconda vittoria esterna consecutiva sembrava assicurata, prima che Bjarnason, al 95’!, riuscisse a centrare l’1 a 1 per gli abruzzesi. Una vera beffa per i veneti che già pregustavano il successo grazie ad un gioiello di Stanco su punizione; vittoria sfumata proprio sul filo di lana, ma anche a Pescara il Cittadella ha trovato importanti conferme sul fatto che la balbettante squadra del girone di andata, in cui aveva assommato appena tre vittorie, si è dissolta.
Tutto ciò per dire che la Pro dovrà fare estrema attenzione e non cullarsi sui ricordi vincenti in terra veneta. Per due giornate, come ormai tutti sanno, i vercellesi dovranno fare a meno di Marchi, appiedato dal giudice sportivo dopo l’incredibile espulsione di Varese. Su quell’episodio è stato detto tutto e il contrario di tutto: la nostra impressione è che il bomber vercellese abbia accusato una sorta di blackout, che gli ha impedito, per un istante, di capire che non stava calciando la palla, ma gli stinchi di un avversario. Vero è pure che si è trattato di un calcetto quasi impercettibile, se è vero che lo stesso Capezzi – il giocatore colpito – non l’ha quasi avvertito. Purtroppo la scena è proprio avvenuta sotto gli occhi dell’arbitro il quale, però, vista l’entità dell’intervento, avrebbe potuto benissimo estrarre il giallo anziché il rosso dell’espulsione diretta. Buon per noi che il giudice sportivo non abbia calcato la mano, perché, a termini di regolamento, le giornate di squalifica sarebbero potute salire a tre.
In ogni caso, Marchi mancherà sabato e la settimana dopo a Frosinone. Il che potrebbe anche suggerire a Scazzola di inserire dall’inizio due punte, Beretta centrale e il bravissimo Luppi visto a Varese in appoggio. L’allenatore della Pro potrà quindi contare sull’importantissimo recupero di Scavone e chissà che, rispetto a Varese, non decida di ridisegnare il centrocampo, inserendo Musacci e Castiglia accanto a Scavone, o, addirittura di passare a quattro anche a centrocampo. In difesa, è assai probabile che venga riconfermato il pacchetto di Varese, anche se non si possono escludere gli impieghi dei “nuovi” D’Alessandro e Sprocati. Non è detto inoltre che si possa finalmente rivedere in campo Fabiano, la cui assenza ha pesato e non poco nelle ultime gare. I tifosi vogliono riassaporare quel successo sfuggito l’ultima volta, in casa, ed è giusto ricordarlo, solo a causa dell’infelicissima giornata dell’arbitro.

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