Gianluca Saro (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 15 aprile, 2021 15:30 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Saro: “Il nostro segreto? Il gruppo, forte e solido”
PRO VERCELLI INTERVISTA GIANLUCA SARO / VERCELLI – Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali della Pro Vercelli, il giovane portiere Gianluca Saro ha parlato del suo percorso e dei suoi obiettivi futuri. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni: “La passione per il calcio è nata sin dai primi anni, quando ero piccolo; mi divertivo con papà e insieme abbiamo rotto tutto il salotto per la gioia di mamma. La passione per la porta, invece, è nata in seguito e mi sono trovato subito bene. Non saprei dire cosa avrei fatto nella vita se non avessi fatto il calciatore, anche se sicuramente avrei fatto qualcosa nel campo della letteratura o della storia, due mie grandi passioni”. Saro ha poi parlato del suo esordio, contro l’Arezzo, sotto la gestione di Mister Alberto Gilardino: “L’esordio dell’anno scorso a partita in corso contro l’Arezzo è stata una cosa inaspettata e improvvisa. L’espulsione di un portiere (Simone Moschin, ndr.) non capita spesso: è stato emozionante, anche se non sono riuscito a parare il rigore. Ora sono titolare e sento la fiducia di tutti”. Il classe 2000, poi, ha parlato del ruolo del portiere: “Il ruolo del portiere è di grande responsabilità, di intelligenza; guidare una difesa fatta di compagni più grandi è ancora di più una grande responsabilità. Ma i compagni sono molto intelligenti e collaborativi, come lo è Alberto Masi: l’aiuto arriva da entrambe le parti”. Sulla parata più bella in carriera, Saro non ha dubbi: “Quella dell’anno scorso a Siena, su un colpo di testa dopo un angolo: è stata molto difficile, è venuta quasi spontanea, senza doverci pensare”. Nessun dubbio anche sul segreto dei successi della squadra: “Sicuramente il gruppo, solido, forte, dove sia i giovani sia quelli un po’ meno giovani sono sempre pronti a darsi una mano. Poi le persone che ci stanno intorno, dai fisioterapisti al magazziniere. Tutti ci spingono verso il nostro obiettivo”. Due, invece, i modelli da seguire: “Mi ispiro a Buffon, il portiere da cui tutti traggono ispirazioni, soprattutto quelli della mia generazione. Fuori dal calcio, però, c’è anche Lewis Hamilton: si è fatto da zero ed è diventato un vincente, una leggenda”. Infine, spazio agli obiettivi per il futuro: “Spero di avere la possibilità di calcare palcoscenici importanti, bisogna prefissarsi obiettivi molto alti, perché bisogna sempre puntare in alto. Un obiettivo per il futuro sarà sicuramente giocare in Serie A”.
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